Si festeggia il Natale, in casa Roma, ma con il cuore gonfio di dubbi. Stasera, al consueto evento dicembrino con squadra e sponsor - organizzato stavolta in un lussuoso hotel a due passi dallo stadio Olimpico - il pallone continuerà a rotolare, sia pure in modo virtuale. Con il dovuto rispetto per i Friedkin, il più atteso della serata sarà senz’altro José Mourinho, la cui richiesta di restare alla Roma non smette di creare clamore quanto - se non di più - il fatto che dall’urna di Nyon sia uscito fuori di nuovo il Feyenoord, per il terzo incrocio in tre stagioni. La storia è nota: domenica José ha chiesto di restare alla Roma, precisando due cose: di essere pronto ad accettare qualsiasi progetto, anche senza stelle e con i giovani, ma di volere una risposta"in poco tempo, magari entro febbraio".
La Gazzetta dello Sport
L’attesa di Mou. José vuole restare, ma ora la Roma prende tempo: prima i risultati
Tramite il club, riporta Massimo Cecchini su 'La Gazzetta dello Sport', la risposta della proprietà è arrivata, trasmettendo però un senso di gelo: in questo momento i rinnovi non sono una priorità. Vale per i calciatori come per Tiago Pinto e Mourinho. È vero che il rapporto con l’allenatore è costante, ma la squadra è attesa da incontri importanti e quindi occorre restare concentrati. Occhio però a un particolare: i tempi in fondo potrebbero coincidere più di quello che si pensi, perché a febbraio ci saranno i playoff di Europa League col Feyenoord. A quel punto la Roma potrebbe essere in corsa per tutto oppure fuori da tutto, e a quel punto all’allenatore resterebbe “solo” il consenso di gran parte del tifo che lo vuole “a prescindere”. I risultati, insomma, faranno tutta la differenza del mondo.
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