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rassegna stampa

L’ammissione di Fonseca: “Champions difficile senza battere le grandi”

Getty Images

La Roma ha preso solo tre punti negli otto scontri diretti. L’allenatore: "Ma il fallo su Mkhitaryan andava rivisto"

Redazione

Il nervosismo di Fonseca è comprensibile, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport, visto che la Roma scivola fuori dalla zona Champions e continua la sua impressionante serie negativa contro le grandi. In due stagioni il portoghese ha vinto solo 3 volte in 21 partite (Coppa Italia compresa, 10 i k.o.), ma se ci si focalizza solo sull’attuale ancora peggio: in 8 partite finora 3 pareggi e 5 sconfitte, cioè 3 punti su 24 disponibili. Vero che con le medio-piccole i giallorossi sono quasi implacabili, ma c’è il rischio che con gli arrivi appaiati la Roma sia sempre in svantaggio, e questo prescinde dalle direzioni di gara. "Non voglio parlare dell’arbitraggio - dice secco l’allenatore -. È facile trovare scuse, ci sono delle cose che non mi sono piaciute, ma non voglio creare alibi, anche se gli ho detto perché non era andato a rivedere l’episodio contro Mkhitaryan. Contro le grandi, comunque, sempre lo stesso arbitro (cioè lo stesso metro arbitrale, ndr ?)".

In ogni caso, alla fine l’ammissione di Fonseca arriva: "Contro le grandi ci manca sempre qualcosa, non possiamo sfuggire a questa verità. Se non vinciamo contro le big, sarà difficile andare in Champions. Non riusciamo a vincere. Dobbiamo migliorare. Non è una questione offensiva, è più un problema difensivo".