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rassegna stampa

L’agenda della nuova Roma. Friedkin subito sotto pressione: closing, Borsa e il sogno Totti

Tra le tante scadenze, vuole anche un uomo di calcio: l’ex capitano?

Redazione

Giorni caldissimi per la nuova Roma di Dan (e Ryan) Friedkin. Perché c’è da allestire il club il prima possibile, scegliere i dirigenti, trovare un direttore sportivo (e non solo) e affrontare tutta una serie di scadenze e impegni, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Tanto che da qui al 31 agosto l’agenda romanista è piena di impegni che pesano. E contano.

Domani conosceremo altr dettagli dell'accordo con Pallotta. Tra una settimana, l’appuntamento più importante di tutti, l’atteso closing del 17 agosto. Dovrebbe andare in scena direttamente negli Usa, anche perché con il Covid-19 partire dagli Usa per recarsi in Europa (Roma o Londra che sia) non è affatto facile. E, contestualmente con il closing dovrebbe essere anche ufficializzato il delisting dalla Borsa. Due giorni dopo, poi, la Roma dovrà presentare le fideiussioni bancarie alla Covisoc per l’iscrizione al campionato. Poi la ripresa, con la squadra che si ritroverà a Trigoria il 27 per i tamponi, iniziando ad allenarsi il giorno dopo (anche se i nazionali andranno via subito, per poi tornare il 7 settembre). Il ritiro sarà a Trigoria, a meno di colpi di scena per ora inattesi. Infine agosto si chiuderà con l’approvazione da parte della Consob del prospetto informativo sull’aumento di Capitale da 150 milioni di euro già deliberato e che dovrà essere concluso entro il 31 dicembre.

Nella nuova squadra dirigenziale Guido Fienga resta il riferimento principale del gruppo americano, in attesa poi di capire cosa succederà nel CdA di ottobre. Per i Ds, quasi impossibile arrivare a Paratici. Ecco quindi che Daniele Pradè continua ad essere un nome in quota (lui che in giallorosso è stato dal 2000 al 2011), mentre quello di Nicolas Burdisso nelle ultime ora ha perso punti ed è dato in netto ribasso. Nel frattempo, invece, sta tornando in auge anche il nome di Walter Sabatini, che alla Roma ci è stato oltre cinque anni, dall’inizio dell’era americana (estate 2011) fino all’ottobre del 2016. All’orizzonte anche Andrea Berta, che però sta molto bene all’Atletico Madrid e difficilmente lascerà la Spagna. Accanto al d.s., poi, Friedkin vorrebbe avere anche un forte uomo di calcio, una sorta di direttore tecnico o operativo che vogliate. Quello, insomma, che doveva essere Francesco Totti prima dello strappo. Ed allora, chissà che Dan e Ryan non provino anche a giocarsi la carta a sorpresa, riportando dentro proprio il capitano di mille battaglie.