(Gazzetta dello Sport - M.Iaria) Quel grande mostro della burocrazia che ha reso sempre più impervie le vie di accesso agli stadi italiani, dalla prossima stagione farà un po’ meno paura.
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La tessera del tifoso non sarà più obbligatoria per i figli under 14 e gli amici di chi ha la card
(Gazzetta dello Sport – M.Iaria) Quel grande mostro della burocrazia che ha reso sempre più impervie le vie di accesso agli stadi italiani, dalla prossima stagione farà un po’ meno paura.
La tessera del tifoso resterà ma non sarà più un totem. Intanto, cadrà l’obbligatorietà per i più piccoli: il genitore tesserato potrà acquistare il biglietto per il figlio minore di 14 anni esibendo solo un documento identificativo. Una stortura, quella di «schedare» i baby tifosi come potenziali pericoli sugli spalti, che finalmente cesserà di esistere: insomma, niente più casi come quello denunciato sulla Gazzetta dalla lettera di un papà bergamasco, i cui due figlioletti erano stati respinti a San Siro per InterAtalanta perché sprovvisti di tessera del tifoso. Sarà poi estesa a tutti i club la regola che vale per eventi come la finale di Coppa Italia: «Porta due amici allo stadio». Ossia, la possibilità per un tifoso tesserato di fare da garante per altre due persone, che così potranno entrare allo stadio senza card.
Task force Queste e altre novità sono in incubazione nella task force voluta dal ministro dell’Interno Angelino Alfano, che tra un paio di settimane licenzierà i suoi lavori. L’organismo del Viminale, di cui fanno parte Coni, Figc e le tre leghe professionistiche, si è mosso su diverse direttrici, allo scopo di rendere gli stadi più vivibili: dalla facilitazione nell’acquisto dei biglietto alla semplificazione delle trasferte, dal ruolo degli steward alla segmentazione dei settori dello stadio (per stanare i colpevoli di azioni violente o discriminazioni) alle nuove politiche di comunicazione coi tifosi, anche grazie alla figura del supporter liaison officer. Le strategie di fidelizzazione passano attraverso il contributo delle società: ognuna potrà presentare progetti di sburocratizzazione e promozione, che il Viminale passerà al vaglio. L’intenzione è di migrare dalla fase dell’emergenza a quella dell’accoglienza. Sarà più facile acquistare i biglietti, anche nel giorno della partita, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie (si pensi all’home ticketing). E tutti i club verranno obbligati ad applicare un minimo di scontistica: pacchetti famiglia, promozioni per under 16 o over 60, ecc.
Commissione Il lavoro della task force si intreccia con quello, appena iniziato, della commissione tecnica costituita dalla Lega di A nell’ambito del progetto «Più pubblico allo stadio». Ieri la seconda riunione. Si punta a confezionare 45 proposte di iniziative centralizzate, da presentare in assemblea, con l’obiettivo di migliorare il prodotto. Come? In attesa di nuovi stadi, trovando sponsor per riqualificare determinati settori, aumentando i servizi, proponendo attività di intrattenimento, in modo da allungare l’esperienzastadio oltre i 90’. C’è, infine, il caroprezzi: non è alto tanto il valore medio, quanto i picchi contro avversari di particolare appeal.
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