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La Gazzetta dello Sport

La strategia Friedkin. Roma e Everton: gli stadi al centro dei progetti futuri

La strategia Friedkin. Roma e Everton: gli stadi al centro dei progetti futuri - immagine 1
A Moshiri è arrivata anche l'offerta da 470 milioni di Manoukian: prezzo destinato a salire
Redazione

Una sfida a stelle e strice. Da una parte Dan Friedkin, dall'altra Vatche Manoukian, un imprenditore americano (ma di origine libanese) che ieri si è fatto avanti per acquistare l'Everton, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Un concorrente in più, che però esattamente come il presidente della Roma - ha già fatto pervenire un'offerta scritta sul tavolo di Farhad Moshiri, il proprietario delle Toffees, il businessman iraniano che detiene il pacchetto di maggioranza (94%) del club inglese tramite la Blue Heaven Holdings Limited. Insomma, ci sarà da sudare probabilmente un po' di più per portare a casa l'Everton. Che ai Friedkinfa ovviamente gola perché di mezzo c'è anche il nuovo stadio, un gioiello da 52mila posti che è talmente bello da essere già stato selezionato per l'Europeo del 2028, quello che si giocherà In Inghilterra, ma anche nel resto del Regno Unito. Del resto, la famiglia proprietaria della Roma indirizza i suoi investimenti proprio così, in questo modo: club da rilanciare verso l'alto, con stadi da costruire. È successo con la Roma (Pierre de Coubertin, in attesa però di salire di categoria) e ora si può replicare - in caso - anche con l'Everton, che inaugurerà il nuovo stadio nel 2025/26, impianto che è in costruzione al molo Bramley-Moore, che si affaccia lì dove il fiume Mersey sfocia nel mare d'Irlanda.