rassegna stampa

La strana coppia. A destra Fonseca vara la Pe-Pe: Peres più Perez

LaPresse

A Bergamo il brasiliano e l’ex Barça per la prima volta dal via. Per dare spinta e più qualità

Redazione

Magari da buon brasiliano ci penserà Bruno a spiegare bene a Carles cosa è il samba e come si balla.  Perché a destra la Roma, che contro l’Atalanta si giocherà un bel pezzo di Champions League, sta studiando una formula (la Pe-Pe) che ricorda tanto il motivetto ossessionante di Disco Samba. E chissà che quel "pepepepepe" non possa diventare anche un motivetto portafortuna per i giallorossi, magari già dalla trasferta di Bergamo di sabato, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport".

Venerdì sera, subito dopo la fine della partita, Paulo Fonseca ha parlato anche di Bruno Peres: "Offensivamente è un giocatore molto forte, il suo problema è la fase difensiva. Ma stiamo lavorando per mandarlo in campo con equilibrio". Già, anche se poi da quando è tornato in giallorosso dal prestito al San Paolo (che a sua volta l’aveva girato in Serie B, al Recife), Bruno Peres sta dimostrando dedizione e intensità. Fisicamente sembra stare anche molto meglio degli altri, il che appare quantomeno paradossale, considerando che in tutto il 2019 Peres ha giocato appena tre partite: due con il San Paolo a febbraio e una con il Recife a fine ottobre. Insomma, Bruno viene praticamente da un anno di inattività, ma da quando è tornato Fonseca l’ha buttata dentro 5 volte su 7. E nelle ultime due disfatte, quelle con Sassuolo e Bologna, alla fine è anche risultato il migliore dei suoi. Su quella fascia — la destra — Bruno Peres non avrà un cliente facile, visto che di solito va a giocarci Gomez. Ma magari tra piccoletti e veloci la sfida potrebbe essere più equilibrata rispetto invece a un Santon più fisico e meno atletico.

Davanti al brasiliano, invece, la catena dei cambiamenti dovrebbe essere completata dall’innesto di Carles Perez. Il giovane spagnolo è di fatto appena arrivato, ma Fonseca lo ha già mandato dentro sia con il Sassuolo (dove forse doveva ancora capire dove fosse) sia con il Bologna, dove l’esterno ha invece mostrato di avere qualità palla al piede. Poco movimento senza palla e su questo dovrà lavorare il tecnico portoghese, ma quando ne entra in possesso ha sicuramente delle doti. E considerando che da quella parte Under viene da due prestazioni a dir poco brutte, l’allenatore romanista potrebbe decidere di cambiare tutto anche qui. Anche per dare un segnale, anche per dare la svolta a un gruppo che sembra avere il battito cardiaco quasi piatto.