(La Gazzetta dello Sport - M.Cecchini) - Lo ammettiamo, l’inizio sembra quello delle storielle di una volta: «Ci sono un americano, un cinese e un francese… ». L’impressione, però, è che il finale faccia ridere solo a Roma. Anzi, solo la Roma, perché questa sinergia internazionale tecnico-economica che sta prendendo corpo, in prospettiva potrebbe cambiare anche le gerarchie italiane. D’altronde, se il magnate Usa di fede repubblicana (James Pallotta) e il ricco comunista cinese (Chen Feng) sono vicini ad una partnership societaria apparentemente contronatura (altri tempi…) main realtà benedetta da UniCredit (che cederà parte delle sue quote all’imprenditore orientale), l’allenatore francese (Rudi Garcia) – battendo il Genoa - può portare la squadra a chiudere l’andata a 44 punti, migliorando i primati di Spalletti del 2007 e del 2008 (42 punti), anche se il record nelle 19 giornate (oltre cioè al girone completo) testa quello di Capello del 2001 (45).
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La storia di Roma: Garcia per un’andata record, il cinese studia la squadra
(La Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) – Lo ammettiamo, l’inizio sembra quello delle storielle di una volta: «Ci sono un americano, un cinese e un francese… ».
NewCo stadio Il fatto che l’occasione storica, d’altronde, potrebbe essere confermato dalla notizia data ieri dall’Adn Kronos, cioè che Pallotta e Chen Feng, tra una strategia e l’altra (l’ingresso del cinese deve ancora essere formalizzato), vedrebbero la partita insieme. Possibile? Complicato. Fonti bancarie danno il cinese a Boston (soprattutto per affari personali) e le sponde giallorosse invece danno il presidente in California, anche se non è escluso un suo rapido ritorno alla base. Lla valenza del fatto, comunque, sarebbe soprattutto legata alla conferma dell’interesse di Chen Feng d’investire nel nostro calcio, anche se – da socio di maggioranza – con le modalità che stabilirà Pallotta. Il presidente, tra l’altro, sembra che non tornerà a Roma prima di febbraio, quando cioè sarà tutto pronto per la presentazione del progetto per il nuovo stadio. A questo proposito, comunque, entro un paio di settimane sarà costituita la «Newco» che gestirà lo stadio (forse in partnership con la Nike) e che avrà al vertice Mark Pannes, uomo forte di Pallotta nella guida di Trigoria.
Ritmo Champions In attesa del futuro, a gestire il presente ci pensa Garcia, che non fa drammi né per le squalifiche di Castan, De Rossi e Ljajic (ma ci sarà Nainggolan) né per il rallentamento della Roma nelle ultime 8 partite (2 vittorie, 5 pareggi e 1 sconfitta) che, nello stesso periodo, ha consentito al Genoa di fare addirittura meglio dei giallorossi. «Le 10 vittorie di fila hanno rappresentato un percorso eccezionale – spiega -.Non possiamo fare paragoni tra la prima parte del campionato e la seconda. Preferisco pensare che prima della sosta abbiamo preso 7 punti su 9 e poi abbiamo perso con la Juve. Spero che avremo 44 punti dopo il Genoa. Da qui alla fine una proiezione del genere forse è da scudetto,masoprattutto da Champions. Che è quello che voglio io: tornare in Europa». Il rispetto per l’avversario comunque non manca, tant’è che da Trigoria raccontano un Garcia innervosito dal fatto che, nel corso della settimana, filtrino sempre informazioni sulle sue prove tattiche, nonostante i tentativi di blindare gli allenamenti. Il francese si consoli: lo stesso cruccio lo hanno avuto tutti i suoi predecessori. «Temo la squadra di Gasperini – conclude il tecnico – ma non abbiamo scelta: dobbiamo solo vincere». Pallotta e Chen Feng, davanti alla tv col popcorn in mano, apprezzeranno di sicuro
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