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rassegna stampa

La Roma vede rosso. Rimonta l’Ajax e già pregusta una sfida United

LaPresse

La gara gira in quattro minuti: Lopez respinge un rigore, papera di Scherpen per l’1-1. Ora è a un passo dalla probabile semifinale col Manchester

Redazione

Fonsecaè vivo, così come la Roma, che esce dalla Cruijff Arena con un 1-2 santificato dalle reti di Klaassen, Pellegrini e un gioiello di Ibanez nel finale, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.

Pura scarica di adrenalina per i giallorossi, vero e proprio choc per gli olandesi, con la partita che vira totalmente nel giro di cinque minuti della ripresa, con i due portieri che si prendono la vetrina: Pau Lopez parando il rigore a Tadic e Scherpen “papereggiando” goffamente su una punizione di Pellegrini. In generale comunque – segnalato come l’Ajax continui a non battere in casa una italiana dal 2001-2002 (vittima proprio la Roma) – a fare la differenza sembra essere il maggior tasso di esperienza della Roma, che ha un’età media in avvio superiore di oltre 4 anni rispetto agli avversari. Detto che il pareggio, per il volume di gioco espresso, sarebbe stato il risultato più giusto, pur da lontano i Friedkin avranno apprezzato come i giallorossi siano a un passo dalla semifinale di Europa League (probabilmente contro lo United, vittorioso a Granada).

I giallorossi in svantaggio per un errore di Mancini dopo un passaggio corto di Diawara,  paiono storditi e il baratro sembra a un passo, perché all’8’ un fallo inutile di Ibanez su Tadic, al limite dell’area, manda il serbo sul dischetto, il cui tiro però viene respinto da Lopez: un penalty parato in Europa alla Roma mancava dal 2015. L’Ajax accusa il colpo e Pellegrini ne approfitta segnando su punizione, complice Scherpen: anche qui, era dal 2015 che un giallorosso non faceva gol su punizione. Gli olandesi si scuotono, mettono in campo altri baby, tra cui Brobbey (classe 2002) e costringono Lopez a quattro interventi su Tagliafico, lo stesso Brobbey, Antony di tacco e Tadic che salvano il risultato. La sensazione, però, è che nelle praterie la Roma possa fare male e così avviene. Il salmo finisce in gloria proprio sui titoli di coda, quando su angolo battuto da Pellegrini, Klaassen devia di testa sui piedi di Ibanez, capace di sparare un missile all’incrocio che chiude il match.