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rassegna stampa

La Roma torna alla vittoria. Rimonta il Parma con Veretout

LaPresse

Dopo 3 k.o. consecutivi i giallorossi ottengono i tre punti: rigore di Kucka, pareggio di Mkhitaryan e rete decisiva del francese

Redazione

La Roma interrompe la striscia di tre k.o. consecutivi, mentre per i Parma arriva alla quarta stazione di fila della via crucis, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.  Finisce con un 2-1 santificato dalle reti di Kucka su rigore, Mkhitaryan e Veretout.

Successo meritato, anche se offuscato da un neo: il mancato rigore (nonostante il controllo al Var) per un mani di Mancini in area sul 2-1. Detto questo, se i giallorossi tengono a distanza il Milan, il Parma è piaciuto davvero poco se si pensa che, penalty escluso, l’unico tiro nello specchio della porta è arrivata solo in pieno recupero.

Mkhitaryan segna il suo 8° gol stagionale, ma quando la gara si è messa già in salita per i giallorossi, che già al 9’ è in svantaggio a causa di un rigore segnato da Kucka. L’azione incriminata avviene al minuto 6’, quando Cornelius va via in velocità a Cristante che provoca il penalty. C’è bisogno però del Var per concederlo, perché Fabbri solo al monitor si convince, anche se poi ammonisce soltanto l’azzurro. Tra quel momento e il pari, soprattutto tanta Roma, che però si rende davvero pericolosa solo con Peres (tiro parato da Sepe) e Pellegrini, il cui tiro dal limite colpisce il palo. Grazie al controllo delle fasce, infatti, alla conclusione i giallorossi vanno con buona facilità, ma occorre che Mkhitaryan, servito da Peres e liberato da un velo da Pellegrini, ritrovi la precisione.

In avvio di ripresa D’Aversa sostituisce Cornelius con Kurtic, rispolverano il 4-3-3 con Kucka o Kulusevski a posizionarsi da falso nove. Ma il pallino del gioco è in mano ai giallorossi, che vanno in vantaggio grazie ad un ribaltamento di fronte in cui Mkhitaryan galoppa fino alla trequarti avversaria, servendo Veretout per il tiro vincente. D’Aversa risponde inserendo Karamoh. Le praterie, però, non ci sono più. Anzi, sono i gialloblù - avanzando il baricentro senza combinare quasi nulla (mancato rigore a parte, ma su azione da calcio piazzato) - a concedere ripartenze ai giallorossi, che non le sfruttano col baby Villar due volte, su cui Sepe è bravo a murare, così come su Mancini nell’ultima azione della partita. Ma tanto basta alla Roma per ritrovare il sorriso.