rassegna stampa

La Roma sta sacrificando il campionato per inseguire l’Europa League?

LaPresse

Il doppio impegno sta pesando così Fonseca in Italia utilizza spesso le seconde linee. E si nota: nel ritorno solo 17 punti e 8 gol nelle ultime 9 gare

Redazione

Qualche indizio sparso c’era già stato anche prima della gara di domenica scorsa a Torino, contro i granata però quegli indizi sono diventati quasi delle certezze. La Roma, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, ha deciso di abbandonare il campionato per dedicarsi completamente all’Europa League? L’impressione è che sia proprio così, al di là delle dichiarazioni di facciata di Paulo Fonseca, dichiarazione quasi obbligate. Anche se poi lo stesso allenatore della Roma domenica, subito dopo il k.o. per 3-1, si è quasi arreso: "Se la squadra dovesse star pensando di più all’Europa League non andrebbe bene – ha detto – Di certo c’è una questione di concentrazione e in Europa League la squadra è più concentrata, mentre in campionato abbiamo fatto tanti errori. Mi assumo la responsabilità, qui abbiamo sbagliato di più. Il quarto posto? Onestamente oramai è difficile".

Insomma, la scelta sembra oramai fatta: la Roma ha deciso di puntare tutto sull’Europa League, anche prima dello scisma annunciato dalle 12 squadre che hanno dato vita alla Superlega. Già, perché da quasi 48 ore i tifosi giallorossi già sognano nuovi scenari come la finale di Europa League contro il Villarreal a Danzica senza neanche passare dalle semifinali (United e Arsenal estromesse di diritto dall’Uefa) o anche la prossima Champions, frutto di un quarto posto in campionato che nascerebbe – in caso - dall’esclusione di Inter, Milan e Juventus. Insomma, con i sogni si sta volando... Poi, però, c’è la realtà e quella ci dice che il rendimento stagionale della Roma è bipolare: scadente e inaccettabile in campionato (settimo ci era arrivato solo Luis Enrique nell’era americana), entusiasmante e scintillante in Europa League.

I conti, comunque, ci dicono che la Roma in questo girone di ritorno ha portato a casa la miseria di 17 punti in 12 gare (con la media di 1,4 a partita), il che la piazzano al nono posto nella speciale classifica del girone di ritorno. Basta tutto ciò per far capire come la Roma abbia tirato il freno a meno proprio mentre andava avanti in Europa.