Sarà un caso o forse no, ma quando è mancato lui la Roma ha sempre fatto fatica. Era successo a Verona contro il Chievo (3-3), in casa con la Sampdoria (2-1 con mille brividi finali, tra cui la traversa di Cassani a 20 secondi dalla fine) e lunedì sera con il Bologna (1-1). Ecco perché Spalletti benedice il ritorno di Radja Nainggolan, l’uomo destinato a ridare equilibrio al gioco giallorosso e garantire a Bergamo quegli strappi che al tecnico di Certaldo servono come il pane.
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La Roma sorride, Radja c’è. Senza di lui soffre da matti
Quando è mancato lui la Roma ha sempre fatto fatica. Era successo a Verona contro il Chievo (3-3), in casa con la Sampdoria (2-1 con mille brividi finali, tra cui la traversa di Cassani a 20 secondi dalla fine) e lunedì sera con il Bologna (1-1)
Utilizzato da Garcia come mediano davanti alla difesa e come mezzala, Spalletti lo ha ridisegnato anche come trequartista. Il problema è capire quale potrà essere il futuro di un giocatore così importante. Il Chelsea è in pressing e non intende mollare la presa, certo di poter convincere il giocatore ad accettare il trasferimento a Londra anche senza la possibilità di giocare la Champions. La differenza, come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport",, la possono fare l’offerta (ingaggio) e il blasone del club, anche se Radja a Roma si trova bene e per ora non ha messo in conto un trasferimento. Il ragionamento, sostanzialmente, è uno: il giocatore è fondamentale, ma rifiutare oggi quei soldi (43 milioni) vorrebbe dire magari perderli per sempre, in virtù del fatto che tra una o due stagioni il rendimento di Radja potrebbe essere diverso. Intanto, però, Spalletti se lo gode per Bergamo. Con lui, del resto, è tutta un’altra Roma.
(A. Pugliese)
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