rassegna stampa

La Roma si aggrappa a Nainggolan, re del 2014

(La Gazzetta dello Sport – C.Zucchelli) – Doveva essere la riserva di lusso, è diventato, invece, un giocatore indispensabile.

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(La Gazzetta dello Sport - C.Zucchelli) - Doveva essere la riserva di lusso, è diventato, invece, un giocatore indispensabile. Quando a Radja Nainggolan, il giorno della conferenza di presentazione, era stato fatto notare come, almeno sulla carta, partisse alle spalle dei tre intoccabili De Rossi, Pjanic e Strootman, lui, piuttosto stizzito, aveva risposto che non si considerava l’alternativa di nessuno. A conti fatti, tra infortuni e squalifiche (degli altri), quella che sembrava un’eccessiva sicurezza in se stesso è diventata realtà: se oggi Garcia lo lascerà in campo 90’, il belga diventerà il centrocampista più impiegato da gennaio.

Minuti e gol Da quando è diventato romanista, in campionato ha messo insieme 963 minuti: solo Pjanic, con 1.028, ha fatto meglio, ma oggi il bosniaco è in tribuna e Nainggolan ha l’occasione di superarlo. L’Atalanta, tra l’altro, gli porta anche fortuna visto che contro i bergamaschi ha segnato il primo gol di questa stagione: indossava ancora la maglia del Cagliari, era la prima giornata di campionato, la Roma sembrava distante anni luce. Così come la Nazionale, che invece adesso è un obiettivo concreto, considerando che in Belgio le sue quotazioni per il Mondiale vengono date in netto rialzo. «È un giocatore di grande livello che merita di andare in Brasile», ha detto senza mezzi termini Garcia, che stravede per il belga, soddisfatto di quasi tutto il suo rendimento. Solo una cosa il francese gli imputa e lo dice sia privatamente sia pubblicamente: per le sue qualità, segna ancora troppo poco. Tre le reti quest’anno (una in giallorosso), a fronte di 52 tiri in 29 partite. Nessun giallorosso si avvicina a tali numeri e Garcia questo lo sa.

Doppio recordCosì come sa che, con undici ammonizioni, Nainggolan è quello che ha preso più cartellini di tutti. Anche a questo dovrà prestare attenzione, in una giornata che, davanti a 45.000 spettatori, per la Roma rischia di essere — per l’ennesima volta quest’anno — storica. C’è De Rossi, che con 452 presenze diventa il secondo romanista più presente di sempre alle spalle di Totti e davanti a Losi, e c’è la squadra, che con i tre punti può arrivare a 24 successi, traguardo raggiunto soltanto due volte: nel 2007-2008 e nel 2009-2010. Anche in quel caso arrivarono due secondi posti, ma con tanta delusione. Stavolta, almeno, la piazza d’onore sarà molto più dolce.