Accolto come una vera e propria celebrità già all'arrivo a Dubai, Mohamed Salah è stato preso d'assalto dal pubblico arabo. D'altronde affrontando l'Al Ahly, club egiziano, si capisce subito il perché ci sia così tanto affetto nei suoi confronti. Considerato il Messi d'Egitto, Salah si gode l'abbraccio dei suoi fan: «Non mi aspettavo un’accoglienza così calorosa, mi ha fatto molto piacere, ha detto nella conferenza stampa di ieri.
rassegna stampa
La Roma scopre un emiro in casa. Salah stella a Dubai
Un affetto che a Momo permette di chiudere al meglio una stagione positiva e non pensare ai suoi strascichi. Come la sentenza Fifa che gli pende addosso come una spada di Damocle e che potrebbe arrivare entro la fine di maggio. Un verdetto che aspettano tutti con ansia: Roma, Chelsea, Fiorentina e anche lui: «Non so come andranno le cose, ritengo di avere ragione. Ma il caso è ancora in tribunale, aspettiamo l’esito».
La Fifa ha tenuto un profilo preciso nell’ambito della fase istruttoria, chiedendo spesso ai due club (Fiorentina e Roma) tutte le carte necessarie per arrivare alla valutazione finale. Nel frattempo la stessa Fiorentina ha presentato una richiesta di risarcimento danni al Chelsea di circa 30 milioni di euro (sulla base del danno subito e dei soldi spesi per farne fronte, con l’acquisto di Kalinic), fattispecie che cammina su di un binario parallelo ma di fatto esula dalla sentenza Fifa. Con l’estate di mezzo, però, dovesse anche arrivare una squalifica, per Salah sarebbe «morbida». E, tra l’altro, eventualmente appellabile (con tempi variabili fra 3-5 mesi).
Anche alla Roma si sentono sufficientemente tranquilli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA