rassegna stampa

La Roma scopre la formula Bo-Bo-La

(Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) Tempo fermo. Ghiacciato come questo inverno che morde le mani ed il viso per ricordarci chi è che comanda.

Redazione

(Gazzetta dello Sport - M.Cecchini) Tempo fermo. Ghiacciato come questo inverno che morde le mani ed il viso per ricordarci chi è che comanda.

Alla sfida tra Catania e Roma manca un pezzo, quei 25 minuti finali che la pioggia ha rubato. Oggi si ricomincia e allora è normale ripartire proprio dal tempo, un tempo però non solo metereologico e che per i giallorossi all'improvviso scorre all'indietro. Impossibile? Non proprio. L'ultima volta che al Cibali il match fu portato a termine — nel maggio dello scorso anno — la Roma in avvio aveva in attacco Francesco Totti e Marco Borriello. Età complessiva: 62 anni. Stasera invece schiererà Bojan Krkic, Erik Lamela e Fabio Borini. Età complessiva: 61 anni. Tre al prezzo di due, verrebbe da scherzare, se la scelta di questa linea verde non sottintendesse qualcosa di più profondo rispetto ad una semplice emergenza offensiva di una squadra priva di Osvaldo (infortunato) e Totti (sostituito),

A Genova D'altronde, a dimostrarlo c'è un precedente di un certo peso, visto che il 26 ottobre scorso, Luis Enrique scelse il terzetto d'attacco più giovane del campionato per giocare a Marassi forse la partita più sfortunata della sua gestione, quella persa (2-1) nei minuti finali dopo aver dominato. Curiosa la parabola di questo tris di punte su cui la Roma ha investito. Bojan, 21 anni, è stato il fiore all'occhiello del mercato estivo, ma in questo scorcio di campionato, dei tre, è stato quello che ha convinto meno. A partita in corso, però, si è dimostrato uno che graffia, tant'è che finora ha segnato 4 gol, l'ultimo all'Inter. Quasi speculare la stagione di Borini, 20 anni, che si è trasformato da «colpetto» da ultimo giorno di mercato a uomo utile per gli equilibri fra attacco e centrocampo, senza perdere il gusto del graffio. Sei le reti segnate tra campionato (5) e Coppa (1) in appena 12 presenze, di cui solo 7 da titolare. Discorso diverso Lamela, 19. Era il talento da preservare, da far crescere con moderazione. (...). Dall'esordio con gol col Palermo (a cui ha aggiunto la doppietta in Coppa Italia con la Fiorentina) è stato sempre schierato titolare da Luis Enrique tranne che nella sfida contro il Milan, in cui entrò nella ripresa. E adesso? Vista la sua prova con l'Inter, la crisetta sembra archiviata e per questo dovrebbe essere lui a giocare da trequartista (o punta che parte dal centro) al posto di Totti, anche se a Trigoria si sussurra come Luis Enrique abbia la tentazione di rilanciare in quel ruolo l'eccellente Pjanic.

Vecchia guardia Dinanzi a tanta gioventù, però, una postilla è d'obbligo. Dalla prossima Bojan, Borini e Lamela dovranno vedersela col ritorno della vecchia guardia. Contro il Siena, infatti, tornerà sicuramente disponibile capitan Totti e forse anche Osvaldo, il capocannoniere della squadra. Una cosa è certa: Luis Enrique non dà corsie privilegiate. Per questo i giovani faranno bene a darsi da fare. (...)