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La Gazzetta dello Sport

La Roma ritrova Abraham

La Roma ritrova Abraham - immagine 1
L'inglese torna al gol con un colpo di testa potente

Redazione

Magari un giorno capiterà che José Mourinho spieghi una brutta prestazione della Roma parlando di calcio e delle sue responsabilità, scrive Gian Battista Olivero su La Gazzetta dello Sport, senza cercare alibi o altri colpevoli.

Ieri sera, per giustificare il brutto pareggio della Roma con il Sassuolo, il tecnico se l’è presa con l’atteggiamento di un giocatore, Karsdorp, che è entrato male nella ripresa e si è disinteressato di Laurientè nell’azione che ha portato al pareggio di Pinamonti.

Da eccezionale incantatore di serpenti, Mou ha trovato in fretta il modo per spostare l’attenzione generale. Questa volta, però, il trucchetto riesce solo in parte. Restano, ovviamente, le frasi di un allenatore che scarica su un giocatore le colpe di un risultato negativo. Ma poi l’analisi si allarga ed emerge la pochezza della prestazione della Roma, che non ha fatto nulla per meritare la vittoria. La rete di Abraham, realizzata a dieci minuti dalla fine con uno splendido stacco, sarebbe stato un premio eccessivo.

Il centravanti inglese sembrava l’uomo del destino perché Mourinho l’aveva punzecchiato alla vigilia, poi l’aveva lasciato in panchina preferendogli Shomurodov e infine l’aveva inserito a metà ripresa. Vincendo con un gol di Abraham, il tecnico avrebbe potuto prendersi tutti i meriti evidenziando la sua capacità di dare la scossa a un calciatore in crisi. Ma stavolta le cose sono andate diversamente e va detto innanzitutto che la mossa Shomurodov non è stata fruttuosa: l’attaccante uzbeko ha giocato male e ha fallito nel primo tempo un’occasione comoda che avrebbe reso più agevole la gara. Abraham ha segnato con un grande gesto atletico e tecnico, completamente avulso dal contesto della partita in cui la Roma solo raramente è arrivata al tiro. È stata, insomma, una bella giocata individuale e non certo il risultato di una pressione costante.

Se stasera la Juve dovesse vincere a Verona, la Roma si troverebbe al settimo posto in classifica. L’obiettivo dichiarato dei giallorossi è la qualificazione alla Champions League e per raggiungerlo non bastano il rientro di Dybala e Pellegrini e tantomeno le giustificazioni fantasiose di Mourinho. La Roma deve dare un senso e uno sviluppo al proprio gioco, altrimenti sarà sempre in balìa degli episodi e degli avversari. La lunga pausa offre un assist all’allenatore: vedremo se lo sfrutterà.