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La Roma rinnovata: Dzeko sempre più leader, Zaniolo in grande crescita

LaPresse

Il senatore e il giovane talento protagonisti ad Arezzo. Hanno allungato i contratti e trascinano i compagni

Redazione

Che avesse voglia di festeggiare il rinnovo con la Roma lo si era capito dopo appena sette minuti, quando ha messo Florenzi davanti al portiere avversario, saltando con una «palletta» a scavalcare tutta la linea difensiva dell’Arezzo. Poi Edin Dzeko ha regalato un po’ tutto il resto del suo campionario, esponendo anche alcuni dei suoi colpi più preziosi: assist (buono un altro per Zaniolo), sponde (da applausi anche quella che apre a Under il campo nell’azione del vantaggio giallorosso) e gol, di cui uno buono (diagonale di sinistro sul palo opposto) e uno annullato giustamente per fuorigioco. Che la Roma sia sempre più Dzeko-centrica ce lo aveva fatto capire anche Paulo Fonseca con quel pressing estenuante sul giocatore per convincerlo a restare. Poi però c’è il campo e lì Dzeko ha confermato anche ieri tutta la sua imprescindibilità nel 4-2-3-1 del tecnico portoghese, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport".

Al netto della prestazione di Dzeko, gli spunti positivi arrivano anche dalle gare di Zaniolo e Under, bravi negli strappi, nell’attaccare gli spazi e nel rendersi spesso pericolosi (clamoroso il palo del turco da venti metri, su cui Perotti ha poi ribattuto a rete, gol annullato anche qui per fuorigioco). Insomma, alla fine i tre giallorossi freschi di rinnovo sono stati i migliori e forse non è neanche un caso. Più in generale la Roma chiude la sua pre-season con 8 vittorie e 2 pareggi (con Athletic Bilbao e Real Madrid) e questo fa ben sperare in vista della sfida di domenica prossima con il Genoa. I meccanismi offensivi funzionano e anche le catene laterali iniziano a lavorare meglio: Kolarov-Perotti a sinistra e Florenzi-Under a destra. In attesa che cresca e migliori anche la circolazione della palla in mezzo al campo (Fonseca da questo punto di vista aspetta di avere a disposizione Veretout), è evidente come proprio il lavoro degli esterni giallorossi (bassi ed alti) sia quello in grado di fare la differenza dal punto di vista della produzione offensiva.

Quel che preoccupa un po’ è la tenuta difensiva, che in questo periodo estivo ha preso gol in 7 delle dieci amichevoli. Anche ieri la squadra di Fonseca ha vissuto di sbilanciamenti, l’equilibrio è ancora un’alchimia difficile da trovare. Il caso eclatante è la situazione che ha portato al pareggio dell’Arezzo con Belloni, in cui Mancini si è fatto trovare fuori posizione, per poi affondare Cheddira  in area di rigore sul successivo ripiegamento. Al di là dei meccanismi difensivi, ci sono anche le prestazioni individuali che lasciano un po’ di perplessità. Mancini ha sbagliato ancora partita e anche lo stesso Fazio è sembrato spesso in difficoltà. L’impressione è che con le squadre che tendono a chiudersi la Roma sia destinata a faticare.