Alla Roma hanno capito che quando al cellulare c’è José Mourinho, tutto può diventare più facile a livello motivazionale, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. I contatti diretti sarebbero oltremodo utili, visto che la Roma al momento non consente a chi è chiamato a vestire la maglia giallorossa di giocare la prestigiosa Champions o l’Europa League, ma “soltanto” la neonata Conference League, che naturalmente deve conquistare ancora il cuore degli appassionati. Perciò è stato molto bello scoprire come Mourinho abbia telefonato più volte a Nicolò Zaniolo, per sintetizzargli questo messaggio e avere tutte le informazioni possibili sul suo lavoro di recupero: "Conto su di te. Ti voglio vedere pronto e carico". Nessuno si meraviglia che fra i contattati ci sia il capitano, Lorenzo Pellegrini, cioè quello destinato a raccogliere idealmente il testimone dei vari Totti e De Rossi alla guida del gruppo giallorosso. Nel frattempo ne è arrivato un altro di segnale e cioè la telefonata di Mourinho a Micki. Con l‘allenatore portoghese che ha voluto rassicurare il fantasista armeno sul futuro da dover in caso condividere in giallorosso. Intanto oggi entro mezzanotte Mkhitaryan dovrà comunicare alla Roma se accetterà o meo il rinnovo. Nonostante le offerte più ricche di Monaco e Zenit, a Trigoria sono fiduciosi. Ma parte del lavoro dello “Special One” è anche quello di agevolare il g.m. Tiago Pinto nella sua opera di seduzione degli obiettivi di mercato. I riflettori sono su Granit Xhaka dell’Arsenal. E non sorprende che basti associare all’invito giallorosso la parola “Mou” per far lievitare l’interesse dei calciatori. Cosa che sta succedendo al centrocampista di origine albanese, ora in ritiro con la nazionale svizzera. "So dell’interesse dell’allenatore portoghese e questo mi rende orgoglioso – ha detto ieri –. Tutti conoscono Mourinho e sanno cosa è riuscito a fare nella sua carriera. Sa come vincere i titoli: basta vedere il lavoro che ha fatto negli ultimi anni. Certo, per adesso resto concentrato sulla mia nazionale. Ho ancora due anni di contratto a Londra e all’Arsenal sanno cosa posso dare. Comunque, quando sarà il momento giusto e dovremo parlare di un trasferimento, io ci sarò".
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