Due cognomi da cinque lettere da cambiare sulla maglia. Difficile, ma non impossibile. La trasformazione di Dzeko (Edin) in Milik (Arkadiusz) ha bisogno di diversi agenti e tanta buona volontà, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.
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La Roma guarda avanti. Se Dzeko parte, idea Milik
Il bosniaco piace all’Inter, i giallorossi per 15 milioni pronti a trattare. Il polacco è la pista, ma c’è concorrenza
Ma se l’attaccante polacco da tempo sembra destinato a cambiare aria, il discorso è relativamente più nuovo per quello che riguarda il suo collega bosniaco. Dopo il rinnovo dello scorso anno, Dzeko è uno dei leader della squadra giallorossa e ne è diventato addirittura il capitano dopo l’addio di Florenzi. Ma il suo ingaggio (circa 14 milioni lordi con i bonus) pesa parecchio sulle casse, tanto che la dirigenza avrebbe in animo di convincere il bosniaco a spalmare il suo contratto, in scadenza nel 2021, fino al 2023, quando Dzeko avrebbe compiuto addirittura 37 anni.
Ma c’è la variabile Inter. Si sa che Antonio Conte straveda per il giallorosso ed anche per il prossimo mercato lo ha messo nella lista dei desideri, dopo che nel 2019 è stato ad un passo dall’ottenerlo. La Roma però non si è mossa dalla richiesta di 20 milioni, mentre i nerazzurri non volevano andare oltre i 10. Morale: Dzeko è rimasto ed ha strappato un contratto sontuoso, anche se l’Inter è pronta a tornare alla carica. Contatti diretti ancora non ce ne sono stati, ma per 15 milioni i giallorossi darebbero il via libera.
Così la Roma, in attesa di vedere se da Milano busseranno, si è già guardata intorno e il gradimento è caduto su Milik, che ha 8 anni meno di Dzeko, e proprio per questo costa sulla carta circa 50 milioni. I giallorossi conterrebbero di ridurre le pretese, pagando il grosso della cifra inserendo nella trattativa Under, che piace anche al Milan. Il problema è che il polacco è nel mirino anche di Juve, Atletico Madrid e Tottenham, che potrebbero offrire ingaggi più elevati, e proprio per questo al momento la Roma sembra partire dietro.
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