Se pensate che il calcio sia come l’amore, ancora una volta un grande scrittore – a suo modo – è riuscito a fornire parole agli allenatori di ogni tempo. "Non c’è nessuna persona giusta – raccontava l’ungherese Sandor Marai –. Non esiste né in terra né in cielo né da nessun’altra parte. Esistono soltanto le persone, e in ognuna c’è un pizzico di quella giusta". Ecco, provate a chiederlo in questi giorni a Di Francesco, quotidianamente masticato dal dubbio delle punte da mettere in campo in una rosa che, al completo, sembra assortita. Con giocatori con caratteristiche "giuste" ma da sfruttare al momento giusto. Questione di periodi, certo; di condizione fisica in saliscendi. E così, nel primo freddo Mosca, la Roma ha assistito alla sbocciare del talento di Justin Kluivert, mentre domenica potrebbe essere arrivato il turno di Patrik Schick.
rassegna stampa
La Roma giovane applaude Kluivert e rilancia Schick
DiFra pronto a puntare su di loro contro la Samp. L’olandese: "Da ora in poi giocherò di più da titolare"
La squadra che si va a costruire - scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport" - mostra anche un requisito diverso rispetto al recente passato: l’età media assai più bassa. Pensate all’attacco. Domenica l’allenatore potrebbe schierare in avanti Under (21 anni), Pellegrini (22), Kluivert (19) e Schick (22). Età media: 21 anni.
Il simbolo di questa svolta può essere proprio Kluivert. L’olandese è partito titolare per la terza volta in stagione, fornendo una ottima prova. Insomma, delle 8 presenze fin qui accumulate, questa è parsa la più convincente. "Di Francesco non ha paura di mettere i giovani in campo – ha detto Justin –. Sono convinto che da ora in poi saranno molte le partite che giocherò dall’inizio".
La stessa medicina, domenica, tutti sperano la metabolizzi Schick. L’appannamento di Dzeko, infatti, sembra spingere verso questa scelta. A Trigoria, d’altronde, raccontano tutti la stessa storia: Patrik è fortissimo, gli serve solo il gol per sbloccarsi. Certo, difficile sfidare un centravanti cannibale come Dzeko, ma adesso sembra essere venuto il momento del ceco.
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