Dopo l'1-1 con il Bologna, la Roma si ritrova esattamente equidistante dal Napoli secondo e dall’Inter quarta. In entrambi i casi, 6 punti da attaccare o da difendere, a seconda di come si vogliano modulare le ambizioni. Eppure il Bologna viene da appena 3 punti in 6 partite e come se non bastasse a Donadoni mancano almeno 5 titolari a cui si aggiungerà in corsa Donsah. Tutto questo lascia pensare a una passeggiata per una Roma che sceglie il modulo del derby, cioè un 4-2-4 mobilissimo.
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La Roma frena, il Napoli se la ride
Ora la squadra di Spalletti si ritrova esattamente equidistante dal Napoli secondo e dall’Inter quarta. In entrambi i casi, 6 punti da attaccare o da difendere
La prima metà del tempo sembra dare ragione a Spalletti, visto che al 3’ già Mirante deve deviare un gran tiro di Iago Falque dal limite. Le percussioni continuano, così al 17’ è il palo a salvare il portiere sulla deviazione di testa di Salah su cross di Digne, mentre al 23’ una bella imbucata in profondità di Perotti per l’egiziano viene utilizzata per una conclusione deviata ancora sul palo da Mirante. Ma al 25’ ecco la punizione che Rossettini incorna di testa superando Manolas e Rüdiger: è il vantaggio rossoblù che squassa psicologicamente la Roma, scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport".
Nella ripresa via Iago Falque e dentro Totti. Salah al 1’ colpisce da fuori il terzo legno della giornata. Poi l'egiziano viene servito dal capitano e insacca la rete del pareggio alle spalle di Mirante. Il Bologna sembra all’angolo. Donadoni fa uscire l’affannato Masina per Oikonomou e inverte i terzini, mentre Spalletti dà fiducia all’acciaccato Dzeko, che sarà però un corpo estraneo sino alla fine. La Roma «toda gioia toda beleza» stavolta è rimasta al palo.
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