La favola dell’Empoli è quasi sempre la stessa: in trasferta principessa (chiedere all’Inter di Coppa per informazioni) e in casa cenerentola, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Stavolta, però, una trasformazione all’incontrario i padroni casa la tentano persino all’intervallo, ma è oramai troppo tardi perché l’inerzia del match possa cambiare. Morale: quanto basta perché una Roma, in versione corazzata, schiacci le velleità biancoblù grazie a uno 0-4 maturato già nei primi 37 minuti di gioco e santificato dalla doppietta di Abraham e dalle reti di Oliveira e Zaniolo. Finisce poi 4-2 perché Pinamonti e Bajrami accorciano le distanze, ma se si pensa che per i toscani è la sconfitta numero 8 in 12 partite interne, si capisce come questa ormai sia una costante su cui è meglio lavorare per non correre rischi in primavera. Stavolta ne approfitta la squadra di Mourinho, che si arrampica così in classifica al sesto posto solitario, laureando ancora il portoghese come Special One, grazie alla mossa che indirizza tatticamente la partita, ovvero il ritorno alla difesa a tre che consente a centrocampo e attacco di essere molto più aggressivi in fase di non possesso. I giallorossi, anche grazie ai cambi, chiudono senza vedere troppi spettri. Coppa compresa, perciò, per la Roma è il terzo successo di fila. In attesa che il mercato porti nuovi rinforzi all’altezza di Oliveira, da ora in avanti guardare in alto forse non è più un atto di superbia.
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La Roma fa subito scintille. Ora l’Europa è più vicina
Primo tempo super dei giallorossi, che dopo si siedono. Doppietta di Abraham, in gol anche Oliveira e Zaniolo
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