In un Olimpico ancora carente di spettatori, arriva un messaggio chiaro ai naviganti: per l’alta quota c’è anche la Roma. Paulo Fonseca accende i fuochi d’artificio per la prima vittoria: quattro reti da quattro giocatori diversi, due pali e una traversa. E qualche incertezza in meno in difesa, anche se la sfida contro un Sassuolo che si risveglia solo nel secondo round rimanda al futuro l’analisi della retroguardia, scrive Fabio Bianchi su "La Gazzetta dello Sport".
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La Roma fa i fuochi d’artificio
Prima vittoria: 4 gol in 21’ con Pellegrini protagonista. Sassuolo: non basta Berardi
Ora c’è un Mkhitaryan in più nel motore, che bagna il debutto con un gol e una buona presentazione. Soprattutto, c’è un Pellegrini devastante quando gioca da trequartista. D’altronde è la sua posizione preferita. Lorenzo nel tabellino ci mette la firma con tre assist e un palo. E si deve essere convinto anche Fonseca, perché con Veretout davanti alla difesa la squadra sembra più equilibrata. Il portoghese dovrà fare delle scelte quando avrà tutti a disposizione, ma intanto si è potuto permettere di lasciare in panchina anche Zaniolo. In tribuna, parecchi hanno storto il naso, per poi ricredersi davanti all’ottima prestazione di Kluivert.
La Roma ha sempre avuto la meglio in ogni azione. Sembrava il tiro al piattello. Con l’unico intermezzo di un palo di Defrel che poteva essere l’1-1 e magari cambiare la partita aperta dalla zuccata di Cristante su angolo di Pellegrini. Stupendo il 2-0 di Dzeko, un piattone al volo sul cross-pennello di Kolarov. Poi Pellegrini ha mandato in buca Mkhitaryan e Kluivert, in una ripartenza micidiale. In 20 minuti, 4 gol.
Nell’intervallo, la partita si poteva ovviamente considerare chiusa. La Roma ha provato a infierire e ha colto un palo e una traversa nei primi minuti (Pellegrini e Dzeko) ma poi la gara è diventata un po’ più equilibrata per la correzione di De Zerbi: subito dentro Toljan e poi Muldur, due difensori di fascia, e difesa a tre. Al minuto 8 Berardi ha disegnato una punizione all’incrocio e a metà del secondo round ha fatto il bis grazie a un’azione corale dove la difesa della Roma ha confermato di essere ancora in rodaggio. Si sa, è qui che Fonseca deve lavorare. Per i gol, non c’è problema.
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