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rassegna stampa

La Roma è viva. Dzeko o non Dzeko demolito il Verona: Fonseca resta terzo

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Mancini, Mkhitaryan, Borja Mayoral: 3 gol in 9 minuti e grande prestazione

Redazione

Nei cuori giallorossi, la bella notizia non è solo che la Roma si prepari allo scontro al vertice con la Juve saldamente al terzo posto, ma anche che il caso Dzeko non abbia affatto sterilizzato in attacco, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.

Lo dimostra il secco 3-1 con cui liquida un Verona che non rende onore a quella che fino a ieri era la migliore difesa e che non aveva mai subito tre reti in campionato. Il risultato, santificato dalle reti di Mancini, Mkhitaryan, Mayoral e Colley, rafforza senz’altro Fonseca, il cui braccio di ferro con l’ex (?) capitano in ogni caso ha prodotto 7 reti in due partite. Certo, il centravanti spagnolo - nonostante cresca di partita in partita - non è ancora sempre elegante e incisivo come il Cigno di Sarajevo dei giorni belli, ma se il bosniaco in tribuna dispensa sorrisi e fa gli onori di casa ai nuovi Reynolds ed El Shaarawy, salutando il c.t. Mancini come se fosse il rappresentante del club appena un gradino sotto ai Friedkin, Mayoral in campo per ora lo sta facendo rimpiangere il minimo sindacale, visto che ha segnato in tutte e 4 le ultime partite di campionato giocate. Certo, da domani - a meno di colpi di scena - comincerà l’offensiva diplomatica per ricucire lo strappo tra l’allenatore e il centravanti, ma al momento chi esce più forte dal “crash test” è il primo.

E in attesa di sapere come finirà il caso Dzeko, ci piace mettere in vetrina un tipo come Mkhitaryan - a cui è scattata la clausola del rinnovo automatico - , e che ha partecipato a 17 gol in questo campionato (9 gol e 8 assist), secondo in Europa solo a Bruno Fernandes dello United. L’armeno aveva fatto meglio soltanto nel 2015-16, ai tempi del Borussia Dortmund. Al momento, sarà lui il biglietto da visita della Roma allo Juve Stadium.