Il primo a fare gol, a Verona, era stato Florenzi, un terzino destro, sabato è toccato al Emerson Palmieri rilanciato almeno in queste ultime giornate da Spalletti, che tanto ne ha apprezzato il tocco di palla e l’applicazione in allenamento. Due esterni, ad aprire e chiudere il campionato della Roma, fotografia perfetta di quella che è stata la stagione giallorossa.
rassegna stampa
La Roma è terza ma si aggiudica lo scudetto del gol
I giallorossi hanno chiuso con il miglior attacco della A (83 reti) nonostante la stagione-no di Dzeko
Se Allegri ha vinto lo scudetto vero e Sarri ha assegnato al Napoli quello dei tifosi, Spalletti si può consolare con il miglior attacco: 83 reti, 3 più della squadra che ha Higuain in rosa, 8 in più dei bianconeri, tutto nell’anno che ha visto il flop di Dzeko, la partenza a gennaio di Gervinho e l’assenza di Totti per 4 mesi. La Roma non ne ha risentito, per 26 volte ha segnato due o più reti, è rimasta a secco soltanto contro Inter, Atalanta, Napoli e Juventus ed è riuscita a mandare in gol 19 giocatori in campionato più uno (Torosidis) in Champions League. Manolas, Rüdiger, Digne, Emerson, Maicon, De Rossi, Keita, Pjanic, Nainggolan, Florenzi, El Shaarawy, Perotti, Iago, Salah, Dzeko, Sadiq, Totti, Gervinho e Iturbe i marcatori della stagione, con Salah re del gol con 14 gol, tutti su azione.
Dzeko è diventato l’ultimo cambio e il tiro sbilenco — che sembrava un cross — con cui ha chiuso la sua partita a San Siro è la fotografia della sua stagione. I numeri? Impietosi: 8 gol in 31 partite.
(C. Zucchelli)
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