Forzaroma.info
I migliori video scelti dal nostro canale

La Gazzetta dello Sport

La Roma è solida, ma cerca idee da gol

Getty Images

Finisce 0-0 il buon test col Siviglia. A Mou in mediana serve la qualità di Xhaka

Redazione

C’è una domanda che da settimane galleggia sulla Roma, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport: la squadra ormai è innegabilmente quadrata, solida e mostra un carattere da “grande”, ma se José Mourinho avesse quei “regali” che ha chiesto fin dai primi giorni giallorossi, fin dove potrebbe arrivare? L’impressione è che la risposta possa essere: parecchio in alto. Perché il tecnico portoghese la differenza la sta già facendo, come ha dimostrato anche lo 0-0 dell’amichevole di ieri contro il Siviglia. La partita, infatti, ha lucidato tutti i dubbi (offensivi) e tutte le certezze (difensive) messe in mostra in questo precampionato. Lo Special One finora, in attesa di poter lavorare con Viña e Shomurodov (quest’ultimo in arrivo oggi in Portogallo insieme a Cristante), tra i nuovi ha avuto a disposizione finora solo Rui Patricio, e fra soli 19 giorni ci sarà l’esordio ufficiale in Conference League. Forse è per questo che dall’8 luglio, giorno della presentazione, Mourinho non ha più parlato, se si eccettuano i complimenti fatti al gruppo via social. Anche contro gli spagnoli dell’ex d.s. Monchi, rimasti in dieci a metà ripresa per l’espulsione di Gudelj e nel finale imbottiti di baby talentuosi, la Roma ha dimostrato una personalità ben delineata, tenendo conto che nel consueto 4-2-3-1 di partenza, dei “presunti” titolari c’era in campo solo Mkhitaryan. Non è stato un caso, perciò, che nella ripresa lo sgranarsi degli innesti dei titolari – da Rui Patricio a Dzeko – abbia consentito ai giallorossi d’impossessarsi della partita. Se la squadra di Lopetegui ha cercato più il possesso palla, le verticalizzazioni romaniste, soprattutto con Zaniolo, hanno dimostrato di poter fare la differenza. La sensazione, perciò, è che il potenziale offensivo abbia bisogno di qualcuno da innescare. Per questo il nome di Xhaka resta prepotente, nonostante l’Arsenal – scegliendo la linea dura – ieri abbia dato il ben tornato al centrocampista svizzero, a cui ha fatto balenare anche l’ipotesi di rinnovo, restando trincerata per la cessione sulla richiesta di 23 milioni più bonus.