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La Gazzetta dello Sport

La Roma è in pole sul mercato e pensa in grande

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Il club giallorosso ha già piazzato due colpi di alto profilo, letteralmente strappati a una folta concorrenza internazionale
Redazione

C’è ancora tempo, almeno tre settimane, prima di ripartire ufficialmente. Anche per questo, ad esempio in casa Napoli, il rebus allenatore è stato risolto solo nelle ultime ore. Anche per questo, ad esempio in casa Milan, si è appena formato uno staff dirigenziale, che dovrà occuparsi di mercato. Anche per questo, ad esempio in casa Juve, si aspettano notizie - e il riferimento è a Giuntoli - per poter dare operativamente il via alle trattative.  L’eccezione della Roma, scrive Alessandro Vocalelli su La Gazzetta dello Sport. Perché dopo alcuni mesi di fibrillazione, di frasi a effetto e altre sibilline, la conferma di Mourinho ha spazzato via gli ultimi dubbi. Al punto che lo stesso Special One, raccontano le cronache, si è mosso personalmente per sondare alcuni calciatori. Ma nel frattempo e parallelamente, dimostrando lungimiranza e concretezza, proprio la società giallorossa si è guadagnata la pole position degli affari fatti. Piazzando due colpi di alto profilo. Prima Aouar e poi Ndicka, letteralmente strappati a una folta concorrenza internazionale. Già, perché non è casuale, e non è curioso, che due giocatori così bravi - e giovanissimi - si siano liberati a parametro zero. Sapevano da tempo, evidentemente, di interessare alla Roma. Un lavoro che parte da lontano e ha permesso a Tiago Pinto di respingere anche i colpi di coda di altri club. Non è un mistero, infatti, che il Milan abbia provato ad inserirsi in extremis per il difensore, trovando però la strada sbarrata dalla volontà del giocatore di mantenere una parola data. Acquisti, quelli di Aouar e Ndicka, di due titolarissimi, non certo giocatori di contorno. Perché, nel calcio di oggi titolare non vuol dire essere assoluto padrone di una maglia, ma - con così tanti impegni e cinque sostituzioni a partita - di essere tra i protagonisti assoluti sia in partenza che nelle rotazioni. L’antipasto ghiotto di una campagna acquisti che, tenendo conto dei paletti fissati del fair play finanziario, sta continuando in queste ore. Dalla cessione di Tahirovic alla possibile partenza di Ibanez, dal contatto per Scamacca al tavolo allestito per riuscire a trattenere Llorente, la Roma è in piena attività. Una voglia di migliorarsi e crescere evidentemente apprezzata dai tifosi. E la voglia di Friedkin, evidentemente ripagata dal suo popolo, di volare alto.