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Se il calcio fosse aritmetica e logica, l'addizione darebbe un risultato assai promettente. La finalista di tre stagioni fa e l'allenatore vincitore della penultima edizione si ritrovano insieme nella coppa di cui sono stati protagonisti. Gian Piero Gasperini ci riprova, la Roma gli va dietro. A Nizza - scrive Alex Frosio su La Gazzetta dello Sport - comincia una nuova storia. Prima del tecnico di Grugliasco, la Roma ha avuto soltanto altri tre allenatore che hanno alzato la Coppa Uefa/Europa League prima di approdare nella Capitale. Il primo fu Sven Goran Eriksson. Nel 1990 toccò a Ottavio Bianchi, trionfante con il Napoli di Maradona e Careca: alla prima stagione giallorossa, fu subito finale di Uefa, persa nel doppio confronto con l'Inter. E poi l'epopea Mourinho, quello ovviamente con il curriculum più solido e vincente. Il curriculum a quanto pare conta. Tre allenatori titolati pre-Roma, due finali con la Roma. E ora c'è il quarto. "La squadra sta cercando di costruirsi. La mia idea è di cercare di allargare un po' la rosa e questo mi porta a fare delle prove in partite anche importanti", ha confessato il tecnico giallorosso alla vigilia. Anche alla Dea ha dovuto costruire. ha un altro format. E il Gasp per questo rimanda al mittente i pronostici che danno la Roma seconda favorita dietro all'Aston Villa: "Non è possibile dirlo oggi, il calendario è diverso per ogni squadra e il nostro è tra i più difficili". La rivoluzione è solo all'inizio ma il derby ha aiutato e in Europa League Gasperini non perde in esterna dal 2018, sotto il muro giallo di Dortmund.
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