Il 19 gennaio 2003, mentre Andriy Shevchenko con il suo Milan batteva a San Siro il Piacenza per 2-1 grazie ai gol di Pirlo e Rivaldo, a Sunyani in Ghana nasceva Felix Afena-Gyan. Ieri sera a Marassi quel ragazzo, adesso diciottenne, era particolarmente... Felix perché la sua doppietta nel finale ha consentito a una brutta Roma di battere il Genoa e di rovinare il debutto di Shevchenko sulla panchina rossoblù, scrive Gian BAttista Olivero su La Gazzetta dello Sport. Eppure Sheva era quasi riuscito a incartare Mourinho annullando l’enorme gap di esperienza da tecnico: 1.010 panchine per Josè, 53 per Andriy e ieri la prima con una squadra di club. Poi Mourinho si è giocato la carta Felix: il ragazzino (primo calciatore nato nel 2003 a segnare in A) è entrato al 29’ della ripresa e ha firmato una splendida doppietta con un piatto diagonale su assist di Mkhitaryan (37’) e con uno splendido tiro da fuori area (49’). Il risultato è un premio eccessivo per una Roma deludente e una punizione troppo severa per il Genoa, che però non deve derubricare la sconfitta come evento sfortunato.
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La Roma adesso è Felix
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