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rassegna stampa

La Roma accelera. Blocca Di Francesco, però cerca il jolly

Accordo già chiuso con il tecnico del Sassuolo, ma ultimi sondaggi con Emery e Paulo Sousa

Redazione

La Roma lavora al dopo Spalletti con un pizzico di inevitabile imbarazzo, ma con la coscienza di aver fatto il possibile per provare a trattenere un allenatore che sembra aver fatto altre scelte.

Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", la Roma ha virtualmente bloccatoEusebio Di Francesco, che avrebbe pretese d’ingaggio non elevate (due anni a 1,5 milioni più bonus), anche se con la zavorra di una clausola di rescissione dal Sassuolo (3 milioni) da discutere in qualche modo, magari inserendo giovani in gamba che possano piacere al club neroverde (Tumminello). Di Francesco piace perché sa lavorare con i giovani e sarebbe perfetto per portare avanti il progetto Usa, ma in società c’è chi storce il naso sia perché legato a gente della precedente gestione (è stato calciatore giallorosso dal 1997 al 2001), sia perché non entusiasma la piazza. La Roma smentisce, ma sabato Di Francesco incontrerà Squinzi e, se arriverà il via libera da Trigoria, per lunedì sarà pronto.

UnaiEmery piace, ma è in attesa della finale di Coppa Francia in programma sabato. Se la vincesse, non è escluso che possa continuare a onorare quel triennale firmato l’estate scorsa con il Psg, cosa che ovviamente farebbe assai volentieri, anche se la buonuscita aiuterebbe la Roma nell’eventuale trattativa per l’ingaggio. Da Trigoria, comunque, fanno sapere come non è vero che il nuovo d.s. Monchi lo sponsorizzi in modo furibondo, perché il dirigente sa bene come il tecnico spagnolo abbia una relativa conoscenza del calcio italiano.

È stato contattato anche Paulo Sousa, che conosce il calcio italiano ed internazionale ed ha anche l’esperienza da ex giocatore di primo livello. Il «sì» del tecnico sarebbe scontato, ma nulla è ancora fatto. Se le sue idee di calcio piacciono, non convince il suo profilo a volte poco aziendalista, e da questo punto di vista le referenze fiorentine non sono ottime.

(A. Pugliese)