Quarantacinque minuti, un gol segnato su calcio di rigore, un assist per Diawara e la fascia di capitano ben salda al braccio. Il Risorgimento di Nicolò Zaniolo, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, ha preso il via così, ieri pomeriggio, al Campo Testaccio di Trigoria.
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La rinascita di Zaniolo: guida la Roma da capitano
La prima di Mourinho finisce 10-0 con il Montecatini. Bene il ritorno di Nicolò. Borja Mayoral il mattatore
Di fronte il Montecatini (Eccellenza toscana), che si è prestato a fare da sparring partner alla prima Roma di Mourinho (10-0 il risultato finale a favore dei giallorossi). Una Roma "invisibile", con la partita chiusa alla stampa e senza immagini televisive. Mourinho ha deciso di mandare in campo Zaniolo ad inizio ripresa, schierandolo largo a destra nel 4-2-3-1 con cui sta plasmando la sua Roma. E Nicolò ci ha messo tutto quello che aveva e che ha accumulato in questi 311 giorni di stop forzato: voglia, rabbia, entusiasmo e motivazioni massimali. Ha giocato 45 minuti molto buoni, non ha avuto paura di andare sul contrasto, in un paio di circostanze è entrato anche in scivolata. Ed il premio è arrivato con il gol segnato su calcio di rigore (per il 7-0, con tanto di applausi dei Friedkin, lì ad assistere al match) e con l’assist regalato a Diawara, per il 9-0 messa a segno dal guineano. Il modulo di base della Roma dovrebbe essere quindi proprio il 4-2-3-1, con un centrocampista che tende sempre a restare e uno ad accompagnare la manovra, provando ad inserirsi. Insomma, una Roma che punta anche ad una manovra avvolgente, con gli esterni di difesa che spingono. La replica domenica con la Ternana. Sempre a porte chiuse.
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