De Rossi non può scegliere. Gasperini ha un paio di alternative, una però complicatissima, scrive Fabio Licari su . Il discorso, insomma, non cambia molto. Atalanta-Roma è una finale, la prima vera finale per le italiane, in anticipo su quelle da torneo: Atalanta-Juve (Coppa Italia, il 15), Atalanta-Leverkusen (Europa League, il 22) e Fiorentina Olympiacos (Conference, il 29). Il bellissimo controsenso è che vale quasi più di una coppa per- ché può qualificare alla Champions, oggi l'alfa e l'omega dei club. In Champions Salvo sorprese clamorose da Juve-Salernitana nel lontano 1964. E sono quattro. Poi un altro posto sicuro (da ranking Uefa) e uno eventuale (da successo in Europa League). Un gioco a incastri che passa per Atalanta e Roma, le "finaliste", però da posizioni diverse. Gasp può entrare direttamente in Champions battendo il Leverkusen, senza pensare al campionato: in questo modo porterebbe con sé anche la sesta della Serie A (adesso la Roma). I nerazzurri hanno anche una partita da recuperare, il 2 giugno con la Florentina: il pari potrebbe non essere un dramma. Il destino di De Rossi, invece, è legato a doppia mandata a quello del collega, ma è sempre meglio far da sé: il quinto posto assicurerebbe l'Europa che conta senza intermediari.
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