Una certezza, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport: alla solida Roma di quest'anno non ci si divivederà fra giochisti e risultatisti. Caricatasi sulle spalle la squadra Jose Mourinho ha già dato la sua impronta al gruppo con il suo mantra di sempre: si gioca sempre e solo per vincere. E come direbbe Allegri "Per lo spettacolo andate al circo". In questo senso il pareggio per 1-1 contro il Porto santificato dalle reti di Mancini e Victor Ferreira è quasi un paradigma di tutto questo perché il match di amichevole ha avuto poco visto anche la grande rissa scoppiata nella ripresa dopo un brutto fallo del solito Pepe ai danni di Mkhitaryan autore di una visibile reazione. E alla luce di tanta pragmaticità ritrovata romanista si capisce perché Mourinho otterrà un altro attaccante bravo gli spazi visto che in certe partite intenderà schierare due vere punte di ruolo. Per questo visto che Azsmun dello Zenit Pietroburgo è stato irraggiungibile si sta chiudendo per Shomurodov. Preziosi vuole circa 20 milioni, Pinto ha provato a inserire esuberi (Pedro, Perez, Diawara) ma gli alti ingaggi portano più sulle piste di qualche ragazzo (Zalewski, Ciervo o Bove). Insomma si è vicinissimi all'accordo col prestito con diritto di riscatto che si trasformerebbe in obbligo dopo un certo numero di presenze.
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