rassegna stampa

La fretta di Pallotta «Totti, non capisco perché non firmi»

L’accordo economico è raggiunto, ma il capitano della Roma vuole garanzie sul futuro da dirigente

Redazione

Il paradosso è che il cuore della trattativa tra Roma e Totti è virtualmente terminata. L’ingaggio per il capitano giallorosso sarà di un milione netto più premi, i diritti d’immagine in maglia giallorossa saranno appannaggio del club mentre quelli «esterni» andranno al giocatore, il contratto dirigenziale per il post-carriera è stato confermato ma durerà 6 anni senza ulteriori prolungamenti (richiesti all’inizio 10). E allora qual è il problema? Solo uno. Totti, per il futuro, vuole un ruolo da dirigente di primo piano. Per intenderci, non solo l’uomo che taglia i nastri. Per la proprietà, invece, prendere subito decisioni sulle operatività è prematuro, anche perché nessuno sa ciò che sappia fare fuori dal campo. Morale: tutto fatto, ma lo stallo non si sblocca.

Il presidente dagli Usa ha tuonato: «L’offerta gliel’abbiamo fatta più di una settimana fa – ha detto a “Il Tempo” –- ma è strano che non l’abbia accettata. La nostra è un’offerta generosa. Firmerà? Avrebbe dovuto già farlo, probabilmente non sta ricevendo buoni suggerimenti dai suoi consiglieri».

Il punto di vista di Totti è chiaro: prima credevate che ero finito («il corpo non fa più ciò che dice la testa», aveva detto Pallotta), poi avete aspettato di arrivare a una sessantina di giorni dalla fine del contratto per sedervi a trattare e adesso avete fretta? Insomma, il malumore del capitano è palpabile, mercoledì prossimo la Roma partirà per Abu Dhabi, per giocare il 20 una munifica amichevole contro l’Al Ahly, ma il numero dieci giallorosso sta riflettendo se partecipare o meno, anche se la stragrande maggioranza dell’attesa dei tifosi locali è per Totti. Detto che probabilmente partirà lo stesso, in questo finale fra Totti e la proprietà le schermaglie non mancano, nonostante tutti aspettino solo di celebrare la continuazione della favola. A pensarci bene, non il viatico migliore per immaginare una prossima stagione di pura tranquillità.

(M. Cecchini)