Mihajlovic e Sabatini ancora ci sperano, soprattutto se la Roma dovesse restare fuori dalla Champions per il secondo anno di fila. Ma l'impressione - scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport" - è che per quanto lusingato dall'interesse del suo idolo e dell'uomo che l'ha portato in Serie A, Aleks Kolarov alla fine chiuderà la carriera a Roma. Vuole provare a lottare per un traguardo concreto e se da qui ai due prossimi anni dovesse restare al timone il Ceo Fienga, Kolarov sarebbe pronto a prendere in considerazione l'ipotesi di un ruolo dirigenziale.
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Kolarov e il futuro: tra Mihajlovic e la Serbia punta ancora giallorosso
Il Bologna ci spera ma il difensore potrebbe restare fino al 2022. Poi una scrivania, qui o a Belgrado
Kolarov ha un contratto fino al 2021, con opzione per un'altra stagione. Le condizioni sono per il rinnovo fino al 2022 non sono semplici e neppure note, né lui né la Roma le hanno comunicate. Dipende dal rendimento suo e della squadra, ma se dovesse continuare a essere quel calciatore imprescindibile che è dal 2017 è molto probabile che allunghi di un anno la carriera.
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