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Kolarov: calcio ma non solo. Il terzino guarda oltre: “Le priorità sono altre”

LaPresse

Si allena duramente anche a casa, ma sulla ripresa del campionato è cauto: "Non posso essere ottimista"

Redazione

Nel fattore K della Roma ci sono i (quasi) quindici anni di differenza tra Justin Kluivert e Aleksandar Kolarov. Da una parte, infatti, c’è il giovane olandese che dice di pensare ad allenarsi duramente per ripartire, dall’altra c’è l’esperto serbo,  che invece si dice pessimista su un’eventuale ripresa a maggio. Sono due facce della stessa medaglia, due modi diversi di vivere lo stesso, difficile, isolamento. Ma entrambi, sottolinea 'La Gazzetta dello Sport', sanno pure che è il momento di restare a casa: "Mai pensato di andar via", dice Justin. Gli fa eco il compagno: "Sono uscito soltanto un paio di volte".

Non si fa problemi, Kolarov, a raccontare la sua vita romana. Gli allenamenti in giardino, quelli in casa con la cyclette fornita dalla Roma, le telefonate con FaceTime con gli amici, le notizie lette su Internet e ascoltate in tv: "Il calcio ora non è una priorità. E non so come si possa ricominciare a maggio e finire entro il 30 giugno. Non sono molto ottimista. In Cina, hanno messo le cose sotto controllo per quattro mesi e il loro regime è molto più rigoroso che in qualsiasi altra parte d’Europa. Se saremo disciplinati avremo bisogno di meno tempo per uscirne".