Aleksandar Kolarov, l’uomo del presente e forse anche nel futuro. Già, perché se domani a Genova il terzino serbo taglierà il traguardo delle cento gare ufficiali con la Roma, entro giugno bisognerà capire quale sarà il suo domani. Il contratto con la Roma scade proprio lì, tra otto mesi, ma l’impressione è che la sua storia con la Roma possa durare ancora a lungo, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport.
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Kolarov 100, il suo futuro si chiama Roma
In 99 gare in giallorosso 15 gol e 16 assist. Presto si parlerà di rinnovo
Quando l’ex d.s. Monchi, nel 2017 decise di portare Aleksandar a Roma le polemiche furono subito forti. Lui, spalle grosse e personalità da vendere, non se ne è mai fatto un cruccio. In quei tre anni in biancoceleste Kolarov ha giocato in tutto 104 partite e anche qui il serbo è pronto a mettere presto la freccia, facendo diventare presto la Roma la squadra in cui ha giocato di più (Manchester City a parte, dove Aleksandar ha disputato 247 gare).
In queste 99 partite Kolarov non solo si è dimostrato un giocatore forte, ma anche un vero leader. Soprattutto ora, che da questo punto di vista la Roma difetta un po’. Al serbo non rinunciavano mai né Di Francesco né Ranieri. In due anni e mezzo di Roma sono state solo tre le partite saltate per scelta tecnica, 4 quelle per infortunio e due per squalifica. Per il resto Aleksandar è andato sempre in campo, con un ruolino personale di 50 vittorie, 26 pareggi e 23 sconfitte. Ruolino che si completa con i 15 gol e i 16 assist. Meglio, appunto, ha fatto solo al City. E chissà che per festeggiare le cento gare Kolarov non si voglia fare un regalo speciale.
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