"Il mio obiettivo è mostrare il mio valore – ha spiegato nella sua prima conferenza Justin Kluivert – e andare oltre rispetto a quanto fatto in Olanda. Sono giovane, devo imparare tanto, non vedo l’ora di iniziare. Possiamo fare delle cose importanti. Mio padre? Ho parlato con lui perché conosce bene la serie A. Abbiamo discusso non solo della serie A ma di tutto, di tutto ciò che deve fare un calciatore per crescere Voglio seguire le sue orme e i suoi consigli". Per farlo, come riporta Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport, Justin segue con impegno anche le "ripetizioni" a cui lo chiama Eusebio Di Francesco e il suo staff. Nei giorni del ritiro a Trigoria, infatti, era frequente vedere l’olandese fermarsi al termine dell’allenamento per sedute supplementari di tecnica, tattica o semplice postura.
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Kluivert, un corso accelerato per scoprire la destra
L’olandese fa allenamenti individuali su tecnica e tattica. E Di Francesco spesso lo usa sulla fascia non prediletta
Proprio per abituarlo alle difficoltà, l’allenatore – tranne che all’inizio della ripresa della prima amichevole contro il Latina – nei due test giocati finora lo ha impiegato sulla fascia destra, dopo che in effetti a sinistra era parso che l’olandese fosse più a suo agio.
Al netto delle suggestioni, a Trigoria sanno bene che Kluivert non è arrivato alla Roma pronto a rivendicare subito un posto da titolare. Il ragazzo sembra abbastanza umile ed esperto di calcio per capire come Perotti ed El Shaarawy, nella griglia di partenza, siano più avanti rispetto a lui. Ciò non toglie, però, che si prepari a una competizione tanto leale quanto serrata.
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