Alto, tatuatissimo, ribelle dentro e fuori dal campo, così tanto da conoscere la prigione. Morale: il modello evocato dal presidente sarebbe di quelli da non sottoporre ai baby, ma nel paradiso degli sportivi spesso i bravi ragazzi fanno poca strada, scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport". "Sai chi mi ricordi? – ha detto James Pallotta al suo diletto Justin Kluivert –. Allen Iverson. Il modo in cui lasci di sasso gli avversari, in cui cambi direzione: stessa qualità".
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Kluivert: gol, assist e spider. L’olandese volante fa sognare Roma
Tifosi già pazzi di Justin. "Ho fatto la scelta giusta". Pallotta: "A 10 reti gli regalerò una Lamborghini"
Occorreva davvero tanto per dividere la vetrina con Dzeko dopo il gol realizzato dal bosniaco, eppure l’olandese, a 19 anni, ce l’ha fatta, diventando già l’idolo dei tifosi. È lui l’uomo del giorno, che racconta così i suoi gusti extracalcistici. "Mi piace il tennis, il mio preferito è Nadal, mentre per la musica i migliori per me sono Jay-Z, Kanye West e Drake". A Casal Palocco – il quartiere dove ha scelto di abitare – sono avvisati: se sentissero del rap ad alto volume, potrebbe venire da casa Kluivert. Anzi, a fine stagione i vicini potrebbero vedere anche una novità in giardino: una vistosa Lamborghini, quella che il presidente gli ha promesso se segnerà almeno 10 gol. Impressioni? Le possibilità di vincere per «il Ciccione» – così lo hanno soprannominato i compagni – crescono di giorno in giorno, così come il suo feeling col giallorosso, tant’è che anche la Catalogna sembra più lontana: "Il mio sogno è sempre stato giocare nel Barcellona, perché ci giocava mio padre, ma qui a Roma sto benissimo".
E proprio papà Patrick stravede per il figlio, in Olanda mostratosi ancora più precoce di quanto sia stato lui in fatto di gol (prima rete in Eredivisie di Justin a 17 anni, di Patrick a 18 anni). "La Roma può essere una squadra davvero buona per lui – ha detto Kluivert senior –: So che può farcela. Comunque sono suo padre e sarò al suo fianco in qualsiasi caso". "Papà ha avuto una grandissima carriera – ha spiegato Justin – e mi sprona a migliorarmi ogni giorno. Bisogna ascoltarlo perché ha una grandissima esperienza che può condividere con me. Ed è una fortuna". Per questo punta a diventare un attaccante completo. "Preferisco segnare gol, ma credo che fornire assist sia altrettanto importante per un’ala". Un’ala capace di giocare su entrambe le fasce, visto che Di Francesco gli sta facendo scoprire anche le gioie della corsia destra.
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