Se in uscita si cercherà di portare a casa più soldi possibile, oltre che ridurre il monte ingaggi di una fetta consistente, in entrata il futuro mercato della Roma, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, è sostanzialmente legato a due variabili: la possibile conferma o meno di Smalling e Mkhitaryan e gli eventuali giocatori che saranno ceduti e che – in caso – dovranno essere sostituiti.
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Kean può essere il vice-Dzeko, Montiel l’uomo della fascia
I giallorossi cercano un’alternativa in attacco e un forte terzino destro A patto di tenere Smalling e Mkhitaryan
Al netto delle due variabili, gli obiettivi basilari della Roma sono sostanzialmente due: il terzino destro e l’attaccante, che può essere eventualmente anche un esterno ma che sappia fare anche l’alternativa a Dzeko nella posizione di centravanti quando il bosniaco o non sarà a disposizione o verrà chiamato a riposare.
Uno che può coprire il doppio ruolo (esterno d’attacco e all’occorrenza anche centravanti) è Moise Kean, per il quale Mino Raiola - il suo agente - sta provando a convincere l’Everton a concedere un prestito con diritto di riscatto (a 20-22 milioni di euro). Poi, ovviamente, ci sono gli altri discorsi aperti come quello per Pedro o il sogno di arrivare a Teté, ma queste sono chiaramente delle mosse che andrebbero a compensare eventuali partenze di quelli che sono già a disposizione di Fonseca.
Per il terzino destro, invece, continua ad essere forte l’interesse per Gonzalo Montiel, l’argentino del River Plate che piace anche ad altri, in Italia e all’estero. Il costo è alto, circa dieci milioni di euro, ma se la Roma riuscisse a piazzare altrove i vari Florenzi, Karsdorp e Bruno Peres ci si potrebbe anche arrivare. L’altro nome seguito da Petrachi è Davide Faraoni (Verona), su cui però c’è anche la Lazio.
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