Spettacolare. Come se fosse estate. Invece la caccia grossa della Juventus ha riscaldato questo gennaio con una serie di importanti operazioni, scrive Cralo Laudisa su La Gazzetta dello Sport.Vlahovic ruba gli occhi a tutti, ma come non soffermarsi su Gosens all’Inter, Oliveira alla Roma, Boga all’Atalanta o Ricci al Torino. Sono tanti gli investimenti di rilievo in una sessione fuori dall’ordinario. E stavolta le spese appaiono meno pazze di altre. Di questi tempi (quelli del cosiddetto mercato di riparazione) il rischio è che la fretta porti a scelte casuali. O addirittura ad occhi chiusi. In passato era la normalità, per fortuna le ultime cronache ci regalano storie di promesse con curricula già robusti o di ritorni tutt’altro che banali: vedi Nani al Venezia. Salvo alcune rare eccezioni (Genoa e Salernitana) si è cercata la qualità. Senza farsi abbagliare dalla quantità. È come se ci fosse stata un’invisibile mano a guidare (finalmente) gli operatori. Certo, c’è anche chi è rimasto inoperoso, in assoluta controtendenza. E ciò giustifica un divario nei voti che parte dal 9 alla Juventus per finire al 5 del Milan. Nel mezzo del pagellone spiccano un bel po’ di voti oltre la sufficienza, a dimostrazione che la rumorosa classe della Serie A ha fatto bene i compiti a casa. Almeno stavolta.
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La Gazzetta dello Sport
Juve padrona del mercato. Per Inter e Roma missione compiuta
Le provinciali in lotta per la salvezza hanno fatto tanti investimenti: applausi alle genovesi, alla Salernitana e al Venezia
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