rassegna stampa

Juve, Inter, Lazio e anche Roma: che bella incertezza in Serie A

Il modo in cui i giallorossi si sono sbarazzati della Fiorentina deve far preoccupare le rivali

Redazione

Se la Juve è volata in anticipo in classifica (e a Riad), non perde colpi la Roma che impone alla Fiorentina una superiorità da grande. Il lavoro di Fonseca sta velocizzando i tempi del raccolto, scrive Fabio Licari su "La Gazzetta dello Sport": Roma-Juve del 12 gennaio è di nuovo un big-match con implicazioni oggi imprevedibili. Quattro squadre in 8 punti al vertice della classifica, tutte con buona continuità di rendimento, mentre Cagliari e Atalanta restano a ruota del gruppo. Ci stiamo godendo un torneo incerto, appassionante, tecnicamente non proprio disdicevole, come dicono le tre avanti in Champions. La Juve “formula tre” ritrova risultati e spettacolarità, ma non riesce ancora ad “ammazzare” le partite: gira attorno alla preda, spesso fallisce il colpo letale. Sono forse scosse di assestamento, in attesa si perfezioni la contaminazione tra un gioco scientifico e l’imprevedibilità dei fuoriclasse: non ne ha mai avuti tanti Sarri. Il “tridente” sta offrendo la soluzione che fin qui mancava: il regista. Dybala a tutto campo cuce il gioco e fa muovere collettivamente la squadra. Quello che faceva Jorginhoda posizione arretrata (a Pjanic riesce meno). Malgrado un CR7 a volte soprannaturale, però, le altre sono lì. E non recitano da predestinate al sacrificio. Impressiona la Lazio che vince da 8 gare di fila: la Supercoppa è un bello scherzo del destino in questo momento. Inzaghi, il più bravo fin qui a ottenere il massimo, può permettersi di perdere, Sarri no. Comincia a far paura la Roma che con il 4-2-3-1 ha trovato la collocazione ideale per tutti i multiruolo in cerca d’autore, Pellegrini che fa il Marchisio più offensivo, Zaniolo con tratti da top player, Diawara di nuovo centrale dal peso specifico enorme: il modo in cui s’è sbarazzata della Fiorentina deve preoccupare le rivali. E infine l’Inter che, atterrata in coppa, resta in piedi e torna al centro del ring com’è abitudine di Conte per il quale arrendersi è come “pace” per Bush Jr: una parolaccia. Da oltre due mesi senza Sensi (che è come Messi per Valverde), con Barella out, e Godin che ritarda l’adattamento nella difesa a tre, ha virtualmente gli stessi punti della Juve, a patto di chiudere oggi contro un Genoa in grave difficolta.