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La Gazzetta dello Sport

Juve cinica e spietata. Battuta una bella Roma

Juve cinica e spietata. Battuta una bella Roma - immagine 1

Veretout si fa parare il rigore da Szczesny, decide il gol di Kean Bianconeri a meno 3 dall’Inter che sfidano domenica a San Siro

Redazione

Questa è la Juve, bellezza. La Signora sale ai piani alti. Dopo la quarta giornata, aveva 8 punti di distacco da Inter e Milan, 7 dalla Roma, 5 da Lazio e Atalanta. Ora, dopo la quarta vittoria di fila, è al fianco di Lazio e Atalanta, a un punto dalla Roma e domenica giocherà a San Siro per agganciare l’Inter. I bianconeri hanno faticato a ripartire, ma, trovato il vantaggio con Kean, l’hanno difeso con la solita prova gladiatoria di Bonucci e Chiellini. Sono sopravvissuti a un rigore (errore di Veretout) e, per la quarta volta di fila, hanno vinto di corto muso. Come ricorda Luigi Garlanco su La Gazzetta dello Sport, La Roma ha perso allo Stadium per la decima volta in undici anni. Mourinho, pur non potendo contare sul miglior Pellegrini e avendo perso presto Zaniolo, ha fatto a lungo la partita, con personalità. Avrebbe meritato il punto. Ha sprecato un rigore in un’azione confusa, interpretata con affanno da guardalinee, arbitro e Var, in cui Abraham aveva calciato la palla in rete.

La Roma gioca un buon quarto d’ora: un colpo di testa di Mancini, intercettato da Szczesny, e un tiro di poco alto di Pellegrini certificano la partenza vogliosa della banda Mou. Zaniolo svaria per togliere riferimenti a De Sciglio, ed è proprio lui la chiave del match. Il gol che arriva al 16’ illustra perfettamente ciò che aveva in testa Allegri. Cambio di gioco di Cuadrado, da fascia a fascia. De Sciglio, ancora alto, stoppa e crossa sotto il naso di Zaniolo. Il colpo di testa di Bentancur sbatte su quella di Kean e finisce in rete. La Roma fatica ad accendere le sue stelle. Pellegrini e Mkhitaryan, soprattutto, persi tra le strette linee bianconere. Abraham fatica come ogni inglese quest’anno contro Bonucci e Chiellini. Lo sfortunato Zaniolo deve uscire al 26’, sostituito da El Shaarawy.

Nella ripresa la Roma gioca prevalentemente nella metà campo bianconera, ma la Juve concede pochissimo: è la sua prima virtù. Max fatica a ripartire e mette dentro due corridori freschi (Morata, Kulusevski), più Arthur per migliorare la gestione. Mourinho, che ne fa solo due, non può pretendere di avere un assedio furioso. La Roma attacca stanca e la Juve trascina in porto la quarta vittoria consecutiva. Il Napoli resta lontano, ma la Signora sale. Per la Roma, una sconfitta dignitosa che aiuta a crescere. Bello l’abbraccio finale tra Mou e Allegri.