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Juric esalta i giovani: “Grande secondo tempo. Fiducioso per il futuro”

Juric esalta i giovani: “Grande secondo tempo. Fiducioso per il futuro” - immagine 1
Il tecnico giallorosso ha elogiato i suoi ragazzi dopo la vittoria col Venezia: "Abbiamo 4-5 ragazzi con cui si può lavorare bene: Pisilli, Baldanzi, Soulé e Koné sono gente giusta"
Redazione

Sei punti in sette giorni. La cura del "dottor" Ivan Juric comincia a funzionare sulla Roma. Scrive Alessio D'Urso su La Gazzetta dello Sport, e gli effetti sulla classifica di Serie A sono immediati. In un match di sofferenza, il tecnico ha ispirato il ribaltone con le mosse Baldanzi-Pisilli, entrati nella ripresa nel momento più difficile, e la sua reazione al gol del ragazzo di Casal Palocco è stata più che mai eloquente: una gioia e una liberazione insieme. "Nel secondo tempo abbiamo giocato meglio - ha spiegato il tecnico giallorosso -, eravamo più freschi e abbiamo alzato il ritmo. Giovedì scorso abbiamo atto una partita di un'intensità pazzesca con l'Athletic, ci sta che qualcuno sia stato un po' sotto di ritmo". Inevitabile sottolineare l'importanza dei ragazzi come Pisilli e Baldanzi, che in campo con il loro ritmo hanno spinto su la squadra. "Abbiamo 4,5 ragazzi con cui si può lavorare bene. Hanno entusiasmo, talento e gamba, hanno un'energia incredibile. Bisogna essere lucidi nelle scelte ma loro sono belli, puri e mi piacciono molto: Pisilli, Baldanzi, Soulé e Koné sono gente giusta. Ad un certo punto - ha proseguito - siamo passati a 4 in difesa e ci siamo trovati molto bene. Ci aprivamo costruendo a 3 con un centrocampista in mezzo (Cristante) per creare superiorità. Quelli che sono entrati dalla panchina hanno dato una grande mano. Qualcuno ha avuto un calo di rendimento, ma è molto comprensibile, ripeto, dopo la gara con di Europa League». E ora il secondo successo di fila del tecnico apre orizzonti nuovi nel segno di fiducia nell'ambiente. "Il gruppo lavora tanto e vuole crescere, sono molto fiducioso per il futuro. Dobbiamo migliorare nelle coperture preventive e nel controllo, ma il merito in questa gara è stato anche del Venezia che gioca un bel calcio. Negli ultimi 30-40 minuti abbiamo giocato veramente bene. Come può giocare la Roma quando Dybala non c'è? Bisogna migliorare nel gioco e nelle linee di passaggio". Sotto l'altra metà del cielo, Eusebio Di Francesco, tecnico del Venezia, ha espresso tutta la sua amarezza: "Per settanta minuti buoni abbiamo fatto una grande partita, ma dovevamo chiudere la partita e portare a casa almeno un punto. Per questo dobbiamo essere arrabbiati. Torniamo comunque a casa con sensazioni positive, bisogna continuare a lavorare per alzare il livello di attenzione della squadra".