A 38 anni e 8 mesi Juan è ancora lì sui campi della Gavea a sudare. Alla Roma dal 2007 al 2012 e prima a Leverkusen, è tornato dove tutto aveva avuto inizio, ai rubronegro del Flamengo, club per cui il difensore ha sempre tifato. Oggi l'ex giallorosso ha rilasciato una lunga intervista sulle pagine di Extra Time, inserto del martedì de "La Gazzetta dello Sport".
rassegna stampa
Juan: “Roma, prendi subito Rodrigo Caio”
Parla l'ex difensore giallorosso: "Quando posso vedo la Roma in tv e faccio il tifo. Totti? Con lui mi sento ancora"
Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:
«A Roma ho lasciato tanti amici, anche fuori dal calcio. Quando posso vedo la Roma in tv, come contro il Benevento, e faccio il tifo. Oggi non voglio vivere in Europa, ma se dovessi scegliere un posto fra quelli che ho conosciuto sceglierei senza dubbi Roma».
Totti ora ha iniziato a fare il dirigente…
«Ogni tanto ci scambiamo dei messaggi, soprattutto quando ha annunciato l’addio al campo. Ha portato la Roma ad alti livelli. Ora può farlo pure dalla scrivania. Una bandiera della Roma. È stato emozionante il suo addio».
Il portiere Alisson si è garantito il posto da titolare. Quali sono le sue qualità?
«La Roma ha sempre avuto una buona tradizione coi brasiliani. Alisson poi è un amico con cui ho avuto l’occasione di giocare nell’Internacional per quasi 3 stagioni. Già allora era ritenuto uno dal futuro sicuro. Nell’Internacional ha fatto ottimi campionati brasiliani e la Libertadores 2015, così ha attirato l’attenzione del c.t. Ha tutto per restare a lungo nella Seleção, per la sua età e il suo potenziale. Ora ha l’occasione per giocare con continuità. È un portiere rapido, buonissimo tecnicamente e di gran personalità».
Che cosa manca alla Roma per vincere un titolo?
«Già ai miei tempi ho “colpito il palo” 2 volte, cioè siamo andati vicini al successo, quasi vincevamo lo scudetto. La Roma di solito fa due terzi di campionato eccellenti. E in quest’altro terzo le cose finiscono un po’ fuori controllo, si perdono punti che poi mancano nel finale. Era così alla mia epoca e capita pure negli ultimi tempi. La Juve vince perché fa dei tornei regolari dall’inizio alla fine. Spero che la Roma trovi la regolarità specie nelle gare più facili, che le vinca tutte».
Migliori difensori oggi?
«In Brasile Rodrigo Caio del San Paolo, giovane di sicuro gran futuro, convocato in nazionale. Nel mondo Sergio Ramos è il migliore. Ce ne sono altri allo stesso livello: Thiago Silva, Marquinhos, Hummels».
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