Il 26 dicembre scorso, quando il Sassuolo scese all’Olimpico per affrontare la Roma, per Nicolò Zaniolo resterà inciso nella memoria. Sembrava una sorta di favola del calcio: discesa sulla fascia destra, dribbling di tacco, finta, "scavetto" vincente e gloria mediatica a soli 19 anni.
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Jolly Zaniolo: ricorrenza da celebrare sulla fascia
Il talento della Roma nove mesi fa in casa con il Sassuolo ha segnato il suo primo gol in Serie A
Alcuni psicologi dello sport raccontano come i calciatori che siano "destri" in tutto e mancini solo di piede – proprio come Zaniolo – abbiano un tasso di fantasia più alto della norma. Motivo che spiega ulteriormente come il club giallorosso abbia voluto blindarlo con un quinquennale fino al 2024 che lo ha portato a guadagnare circa 1,7 milioni (senza bonus), nonostante tanta nobiltà del calcio europeo fosse pronta ad offrirgli almeno il doppio. Non basta. In sede di trattativa raccontano che sia stato lo stesso ragazzo a sbloccare l’empasse accettando una cifra più bassa pur di chiudere la partita, conscio del fatto che il futuro (e i guadagni) saranno tutti dalla sua parte, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.
Ora Zaniolo è pronto ad accogliere il trasloco sulla fascia destra, alla luce dell’infortunio di Under, che lascerà fuori il turco per 5 settimane. Certo, giocare sulla corsia non è il ruolo prediletto, ma il ventenne sa bene come l’interpretazione che gli chiede Fonseca è assai differente rispetto, ad esempio, a quella propostagli da Ranieri. II feeling personale con il tecnico portoghese è eccellente, almeno ai livelli di ciò che si era visto un anno fa con Di Francesco. Non è un caso, ad esempio, che nel derby il portoghese non lo avrebbe mai sostituito, neppure al momento dei primi crampi.
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