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Iturbe: pronti 25 milioni ma c’è il Real. Accordo Benatia-City, Totti frena…

(Gazzetta dello Sport – F.Di Chiara/D.Stoppino) «Ci ho parlato io, è tutto a posto, spero si possa trovare un punto d’incontro tra lui e la società».

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(Gazzetta dello Sport - F.Di Chiara/D.Stoppino)«Ci ho parlato io, è tutto a posto, spero si possa trovare un punto d’incontro tra lui e la società».E allora com’è la faccenda? Francesco Totti prova a fare da scudo sul caso Benatia. Eppure un caso resta, a prescindere dall’intervento del capitano. Vuoi perché l’intervista del difensore alla Gazzetta non ha certo rasserenato gli animi. E vuoi perché dal ritiro della nazionale marocchina continuano ad arrivare segnali di addio da parte di Benatia. Segnali chiari, che portano dritti al Manchester City. 

LA SITUAZIONE  Benatia è il primo nome nella lista del tecnico Pellegrini. Di più: tra il difensore e il club inglese ci sarebbe già un accordo, un patto di ferro stretto tramite l’agente Moussa Sissoko, al quale sarebbe stata recapitata un’offerta da 4 milioni di euro netti a stagione. Cifra irraggiungibile per la Roma, che al massimo si è spinta a 2 più bonus. Cifra, tra l’altro, che da Trigoria non sono disposti a ritoccare: era così prima, figurarsi ora dopo le parole di Benatia. La società, tra l’altro, è finora rimasta in silenzio sulla vicenda. Ma non è un caso che per sabato sia stata convocata una conferenza stampa del d.s. Sabatini. Nuove puntate in arrivo. Partendo da un presupposto: la durata del contratto del difensore — scadenza 2018 — mette la Roma in una posizione tutto sommato comoda. Per due motivi: lo scenario di una cessione è ormai entrato nella testa di tutto l’ambiente e il club può allo stesso tempo permettersi di fissare il prezzo a 35 milioni. E allora ben venga un’asta, con Chelsea e Barcellona che restano con le antenne sintonizzate. 

ASTA PER ITURBE  Sintonizzato è pure il Real Madrid su Iturbe, nonostante ieri il d.s. Sogliano abbia fatto tappa nella capitale (il Verona è stato ricevuto in Vaticano). Qui le parti si invertono, è la Roma a subire un’asta che il club veneto ha tutta l’intenzione di scatenare. E ci sta riuscendo. Perché la Roma negli ultimi giorni si è spinta fino a una valutazione di 25 milioni di euro, tra cash e due giocatori in contropartita, Marquinho e D’Alessandro. Un’offerta alta, che però da Madrid, su precisa richiesta di Carlo Ancelotti, sono disposti a coprire interamente con il cash. Soluzione che a Verona preferiscono, al momento. Ecco perché Sabatini è chiamato a un rilancio se vuole davvero regalare l’esterno sudamericano a Garcia.

Riecco Ucan Ma i tavoli aperti a Trigoria sono molteplici. Anche a centrocampo. Detto che il Manchester United è stato respinto indietro per Strootman (la Figc ha ieri archiviato il procedimento sull’olandese per lo spunto di Napoli), in copertina torna il nome di Salih Ucan, gioiellino classe 1994 del Fenerbahce per il quale Sabatini stravede: alcuni emissari del club giallorosso sono in questi giorni in Turchia per approfondire la trattativa. E per la difesa — situazione vice Benatia a parte — l’ottimismo su Dodò per l’operazione al momento scongiurata non sposta di molto la ricerca di un laterale sinistro: piace Adriano del Barcellona, ma il preferito resta Kolarov, se non dovesse rinnovare col City. Altro intrigo, ma guai a stupirsi.