Real e Barça. CR7 e Messi. Due erano quelli da non prendere e quei due, infatti, abbiamo preso. In Champions sarà Juve-Real Madrid e Roma-Barcellona. Partiamo sfavoriti. Ma anche quei due contentissimi non saranno: perché non è mai un affare vedersela con un’italiana. Le semifinali non sono già scritte, scrive Fabio Licari su "La Gazzetta dello Sport".
rassegna stampa
Italia-Spagna: noi contro gli alieni. Che guerre stellari! Il Barça per la Roma. Juve, è rivincita Real
I blaugrana visti contro il Chelsea sono stati impressionanti e fragili. Per Under è un esame di laurea, servirà il Nainggolan vero. Giallorossi nettamente sfavoriti, ma con un vantaggio: non hanno nulla da perdere
Real Madrid e Barcellona. Cristiano Ronaldo e Messi. I due uomini che caddero sulla Terra e da allora si sono presi tutto, colonizzando il pianeta calcio. Alle loro armi del futuro possiamo opporre quella «guerriglia» che ad Allegri è già riuscita due volte durante la dominazione aliena. Champions 2015: eliminato in semifinale il Real Madrid (2-1, 1-1). Champions 2017: ancora i bianconeri hanno la meglio nei quarti sul Barça (3-0, 0-0). In entrambi i casi, poi, sarà l’altra spagnola a condannarli in finale. Il rischio che l’Italia si fermi ai quarti esiste. Juve-Real è l’immediato replay dell’ultima finale.
Capitolo Roma: il Barça visto contro il Chelsea è stato impressionante e fragile. Messi ha risolto da solo, anzi con la collaborazione di quattro pali, ma Valverde ha sofferto lo schieramento chiuso di Conte che poi ripartiva con Willian. La Roma proporrà meno velocità ma più geometrie con Dzeko e più densità in mezzo. Per Under è un esame di laurea, servirà il Nainggolan vero. Non è lo Shakhtar. E purtroppo la Roma non ha l’abitudine della Juve alle sfide di altissimo livello, ma un entusiasmo contagioso. Di Francesco e Valverde si sono affrontati in Europa League l’anno scorso: il Sassuolo vinse 3-0 all’andata con l’Athletic Bilbao, una gara spettacolare, e Monchi s’innamorò del futuro tecnico. Sfidare il Barça sul suo terreno è folle: senza abiurare all’ideologia di DiFra, la Roma dovrà farsi il più saggia e paziente possibile. Rispetto alla Juve, che ha più chance, ha un vantaggio: niente da perdere.
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