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Italia per stupire: sfavoriti nel remake con gli inglesi. Ma a Napoli è magia azzurra

Italia per stupire: sfavoriti nel remake con gli inglesi. Ma a Napoli è magia azzurra - immagine 1
Stasera l'esordio della Nazionale nelle qualificazioni a Euro 2024 con l'attesa per il possibile debutto di Retegui e la coppia difensiva formata da Toloi e Acerbi

Redazione

L’atmosfera è indubbiamente particolare. La Nazionale, arrivata in treno da Firenze, si è guardata attorno e ha provato l’imbarazzo degli imbucati alle feste degli altri. Ok, in suo onore, hanno illuminato d’azzurro il Maschio Angioino e la Fontana del Nettuno in piazza Municipio, ma tra i balconi dei quartieri popolari corrono, come panni stesi, striscioni azzurri che urlano già il Napoli campione d’Italia. La Nazionale di Roberto Mancini arriva come guest band per suonare prima del Grande Concerto, prima della Grande Festa che sta per esplodere. Barella e Verratti strimpellano al San Paolo in attesa che Kvara e Osimhen ricevano la meritata apoteosi.

Atmosfera particolare - scrive Luigi Garlando su 'La Gazzetta dello Sport' - perché comunque si tratta di un partitone che vale tanto, Italia-Inghilterra, remake della finale di Euro ’21, primo passo ufficiale verso la prossima edizione. E poi è da una vita che la Nazionale non gioca a Napoli: Italia-Armenia 2-2, 15 ottobre 2013. Dieci anni. A segnare l’ultima rete azzurra al San Paolo, fu Mario Balotelli. Per ritrovare una vittoria napoletana dell’Italia bisogna rinculare addirittura al 15 novembre 1997: gol decisivo di Pierluigi Casiraghi nello spareggio contro la Russia. Balotelli e Casiraghi: bomber di razza, specie estinta. Il fatto che Mancini, un anno fa, avesse pensato di richiamare in servizio un Balotelli minore per la partita di Palermo e si sia poi pentito di non averlo fatto, spiega bene la situazione che si è ulteriormente aggravata.

Mancini deve scegliere tra Wilfried Gnonto, 19enne; Gianluca Scamacca, panchinaro del West Ham, che non segna in Premier dal 4 gennaio; e Mateo Retegui, 23 anni, debuttante pescato in Argentina. Naturalmente la grande curiosità è lui, el Chapita di San Fernando, che ieri il Mancio ha coccolato accostandolo al primo Batistuta. Non è che le falde acquifere della nostra difesa siano molto più generose. Riposta in biblioteca l’enciclopedia Bonucci-Chiellini, che ha fatto scuola, li sostituiamo con la coppia Toloi-Acerbi, 32 e 35 anni. Noi contiamo sulla magia del Maradona che non amava gli inglesi.