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La Gazzetta dello Sport

Italia, dal doppio play a Tonali-Locatelli. E ora Mancini pensa a Zaniolo

zaniolo

Il centrocampo a tre è il punto di forza: il c.t. ha alternative e studia nuove soluzioni. Tipo il romanista mezzala d’assalto

Redazione

Il triangolo sì. Sempre. Rileggendo i tabellini delle 46 partite di Roberto Mancini si rintraccia un solo centrocampo “a due”. Risale alla peggior partita in assoluto del ciclo, Portogallo-Italia 1-0, 10 settembre 2018. La coppia Cristante-Jorginho finisce nel frullatore del palleggio portoghese. La forza di questa Nazionale era, ed è, il centrocampo. Ora non c’è un fenomeno come Pirlo, ma forse mai abbiamo avuto tanta ricchezza e tanti interpreti così adattabili in più ruoli. Si spiega così il 3-5-2 come sistema alternativo al 4-3-3 consolidato. Anche nello stage - scrive Fabio Licari su 'La Gazzetta dello Sport' - Mancini ha sempre proposto tre mediani. È il senso di Zaniolo "mezzala d’attacco": per il c.t. il romanista può giocare sia attaccante di destra nel 4-3-3 sia mezzala che s’inserisce nel 3-5-2 aggiungendosi alle due punte. Non lontano dal ruolo che ha disegnato per lui Mourinho nell’ultima Roma.

È dal primo giorno che Mancini studia il doppio play. Nè Jorginho nè Verratti sono due giganti e hanno ormai 30 anni, il serbatoio azzurro offre nomi pronti alla successione. Facile immaginare che un giorno non lontano la coppia di registi sarà Tonali-Locatelli. Per Mancini, oggi, i vice dell’italo-brasiliano sono Sensi e Cristante. Più ampia la lista di mezzali. Nell’Italia titolare Verratti distribuisce idee e palloni mentre Barella, sull’altro versante, si sfianca avanti e indietro, fa ripartire l’azione, entra in area e tira (6 gol, solo 2 meno di Immobile e Belotti). Sta arrivando un’alternativa interessante, Frattesi, c'è Lorenzo Pellegrini con la sua interpretazione mobile ed elegante da trequartista. Infine la suggestione Zaniolo. Nella Roma era attaccante di destra e mezzala: a centrocampo però faceva fatica e i tecnici gli rimproveravano di disinteressarsi alla fase offensiva. Mou gli ha trovato una via di mezzo, punta che “strappa” dietro al centravanti. Mancini può schierarlo a destra, dove ci sono già Berardi e Chiesa, ma nell’eventuale 3-5-2 pensa a lui come mezzala d’assalto. In qualsiasi ruolo, il vero Zaniolo sarebbe il più grande acquisto.