Palla a Calhanoglu e Paredes, sono loro la grande bellezza di questa sfida: si specchieranno da lontano e potranno indirizzare l'andamento di Inter-Roma tra lanci, cambi di gioco etiri dalla distanza. Sia il turco che l'argentino arrivano a questo faccia a faccia nel pieno della maturità, ed entrambi devono molto ai loro allenatori. Attorno alle loro idee - spiega Fabio Capello su 'La Gazzetta Sportiva' - ruoterà la battaglia di centrocampo, dove sarà fondamentale il contributo degli altri compagni di reparto: la Roma punta sui muscoli di Koné e l'esperienza di Cristante, l'Inter sulla qualità di Barella e Frattesi. Più avanti, derby argentino tra Lautaro e Soulé. Fossi in Ranieri o Inzaghi, mi preoccuperei prima di tutto di limitare rifornimenti per Dimarco e Angelino. L'interista è tra i migliori in circolazione nel suo ruolo: Carlos Augusto è tra i più brillanti nella rosa di Inzaghi e lo aiuterà a leggere il dinamismo di Saelemaekers. Angelino, che con Ranieri è diventato un efficacissimo uomo a tutta fascia, è l'interruttore ideale per un centravanti d'area come Dovbyk: Darmian ha tutta l'esperienza per affrontare il faccia a faccia con lo spagnolo, ma serviranno parecchie energie.


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Inter-Roma, gioca Capello: “Idee e fasce, si vincerà così”
Le palle inattive possono fare la differenza. E sulla carta, da questo punto di vista, l'Inter parte in vantaggio perché Lautaro e compagni sono specializzati nello sfruttare i calci da fermo. Inzaghi può permettersi infatti il lusso di mandare a calciare gente come Calhanoglu e Dimarco. Dall'altra parte, invece, le palle inattive sono il tallone d'Achille della Roma: 16 delle 49 reti subite in stagione sono maturate così. Occhio, però, perché l'Inter i calci piazzati negli utimi tempi li patisce pure. E la Roma ha gli uomini per farle male, da Mancini a Cristante. Davide Frattesi è l'uomo che più di tutti può cambiare il volto di una partita ma oggi partirà dall'inizio. E allora, fari puntati su Dumfries e Zielinski. L'incognita, tuttavia, è la forma fisica. A proposito di condizione, poi, guardando alle alternative in attacco, verrebbe da dire che sta molto meglio la Roma: Shomurodov è l'uomo in più dei giallorossi. Diversamente, Inzaghi non ha scelta: vista la pochezza di Correa e Taremi la coppia Lautaro-Arnautovic non è la migliore ma di fatto l'unica soluzione possibile. Mi aspetto un'Inter aggressiva, che proverà a sfondare subito sfruttando la qualità del centrocampo e le incursioni di Frattesi e Barella, e una Roma più attendista, anche perché sfidare i nerazzurri significherebbe esporsi a un rischio che Ranieri non correrà: l'Inter nelle uscite veloci con la palla sa essere letale. Mai come stavolta conterà l'approccio: la Roma insegue l'Europa ma ha meno da perdere dell'Inter, che si trova in un limbo delicatissimo. Sono sicuro che Inzaghi abbia cercato in tutti i modi di alzare un muro nella testa dei suoi tra oggi e mercoledì.
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